LEVICO TERME. Una grande lezione di cinema alle serre del parco storico di Levico Terme: è questa l'ultima iniziativa culturale dell'anno firmata dalla Piccola Libreria, che sabato 3 dicembre ospiterà alle 15 il professore Antonio Costa e la regista Katia Bernardi. L'evento, organizzato in collaborazione con il Trento Film Festival nell'ambito della giornata Fbk "Il senso impervio: vette e abissi dell'interpretazione estrema", è dedicato a tutti gli appassionati della Settima arte che vogliano "ascoltare" un po' di storia del cinema dalla viva voce di uno dei suoi massimi studiosi.
Il supercritico e storico cinematografico Antonio Costa infatti ha insegnato ad amare il cinema, anche quello muto, a migliaia di studenti, prima in qualità di direttore di dipartimento al Dams quindi allo Iuav e all'estero, dirigendo dottorati, master e progetti speciali. Con la sua ex allieva Katia Bernardi, oggi regista di successo (ricordiamo Le Funne, la biopic di Susanna Tamaro, la serie DMax Falegnami d’alta quota…) condurrà i partecipanti nella esplorazione delle relazioni tra cinema e arti visive, idealmente collocate all'incrocio dei tre spazi analizzati da Éric Rohmer: pittorico, architettonico e filmico.
Nel corso del pomeriggio verrà presentata una carrellata degli autori che meglio illustrano questi scambi: da Godard a Pasolini, da Tarkovskij a Greenaway, da Visconti a Lynch, da Antonioni a Hitchcock, da Fellini a Paolo Sorrentino. La lezione partirà dalla riedizione, a distanza di 20 anni, del saggio “Il cinema e le arti visive”. Il professor Antonio Costa ha scritto numerosi saggi che mettono in relazione il cinema alle arti, alla letteratura, all’analisi dell’oggetto filmico (“la mela di Cézanne e l’accendino di Hitchcock”), finanche alla relazione tra cinema e ombra, ovvero l’altro volto del visibile. Libri che, specialmente nel caso degli ultimi citati, pubblicati nella piccola biblioteca Einaudi, risentono dell’influenza di Godard e del suo sistematico mescolamento tra le arti.
"Ognuno di noi - commenta Katia Bernardi - annovera persone fondamentali nella propria vita, persone che hanno indirizzato la professione e il modo di guardare alle cose: io le conto sul palmo di una mano. Tra queste ci sono mio padre e quindi subito dopo il professor Costa. Nel 1998 mi laureai al Dams, quaranta gradi all’ombra, Antonio Costa in toga, fui la prima laureata a proiettare un corto dedicato ai Piccoli Maestri di Meneghello. In un’epoca dove tutto si muove troppo velocemente sento che il tempo che ho trascorso con lui è quello giusto, quello della moviola, del lento procedere. La vita è come ballare la quadriglia, ci sono persone che tornano e con cui si balla sempre meglio, con la stessa deferenza e gioia ma in forme diverse. Antonio Costa è tra questi".
"Il parco di Levico - aggiunge Fabrizio Fronza, curatore del Parco storico che in questi giorni ospita i suggestivi mercatini di Natale - nasce come luogo di benessere ed è inserito in una rete di parchi con valenza storica e principi condivisi di gestione. Ospitando la lezione di cinema del professor Antonio Costa nelle accoglienti serre del parco conferma la propria vocazione a luogo di benessere e di promotore attivo di iniziative - accuratamente selezionate - a forte valenza culturale".