Home pageCRONACADecessi per legionella al Policlinico di Bari: 4 indagati 
BARI - La Procura della Repubblica di Bari ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini al direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore, e ad altri tre dirigenti ed ex del Policlinico universitario di Bari, indagati a vario titolo e in concorso tra loro per omissione di atti d'ufficio e morte conseguente ad altro reato, in relazione ai decessi presumibilmente causati da infezione da legionella di quattro pazienti ricoverati tra il 2018 e il 2020.
Oltre a Migliore, l'avviso è stato notificato a Matilde Carlucci (già direttore sanitario del Policlinico), Giuseppe Calabrese (dirigente medico, vice direttore sanitario e responsabile della Sanità pubblica dipartimentale) e Claudio Forte (direttore area tecnica).
BARI - La Procura della Repubblica di Bari ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini al direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore, e ad altri tre dirigenti ed ex del Policlinico universitario di Bari, indagati a vario titolo e in concorso tra loro per omissione di atti d'ufficio e morte conseguente ad altro reato, in relazione ai decessi presumibilmente causati da infezione da legionella di quattro pazienti ricoverati tra il 2018 e il 2020.
Oltre a Migliore, l'avviso è stato notificato a Matilde Carlucci (già direttore sanitario del Policlinico), Giuseppe Calabrese (dirigente medico, vice direttore sanitario e responsabile della Sanità pubblica dipartimentale) e Claudio Forte (direttore area tecnica).
Gli indagati sono accusati di non aver disposto i necessari interventi di bonifica della rete idrica ospedaliera nonostante fosse stata accertata la presenza del batterio della legionella che, secondo l'accusa, avrebbe poi causato la morte dei quattro pazienti ricoverati in vari reparti nei padiglioni Asclepios e Chini del Policlinico.
L'inchiesta condotta dai carabinieri del Nas e coordinata dalla Procura ha portato nel novembre 2020 al sequestro dei due padiglioni (dissequestrati a marzo 2021) e un mese dopo all'interdizione di tre dirigenti (annullata dopo un paio di mesi).
