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Devastante terremoto in Turchia, è una strage. Allerta tsunami nel Sud Italia revocata. Riprende la circolazione dei treni in Sicilia, Calabria e Puglia

Un terremoto di magnitudo 7,8 ha colpito la Turchia e la Siria, uccidendo più di 100 persone, e facendo crollare decine di edifici mentre molti dormivano ancora. Le scosse sono state avvertite anche in Libano, Siria, Cipro e Israele mentre nel Mediterraneo è scattato l'allarme tsunami. L’allerta maremoto è scattata anche in Italia in  Puglia, Calabria e Sicilia con l'invito a stare lontani dalle coste, ora è stata revocata.

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Revocata l’allerta maremoto in Italia
Il Dipartimento della Protezione Civile comunica che è stato revocato l'allerta maremoto per possibili onde sulle coste italiane. La revoca è stata disposta sulla base dei dati elaborati dal Centro Allerta Tsunami (CAT) dell'Ingv. È ripresa regolarmente la circolazione ferroviaria in Sicilia, Calabria e Puglia, dove era stata sospesa a scopo cautelativo, dalle 6.30

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Il comunicato dell’Ingv
L'allarme, ha spiegato il direttore operativo della Protezione civile, Luigi D'Angelo, è rientrato e l'ondata prevista per le 6,30 nel nostro Paese si sarebbe notevolmente ridimensionata e non costituirebbe un pericolo. Per cautela è stata però sospesa nella zona interessata la circolazione dei treni. «L'allarme è ancora in corso ma dalle prime informazioni si è molto ridimensionato», ha precisato D'Angelo. «L'onda di maremoto al largo delle coste turche è stata registrata di 20 centimetri - spiega - ma l'allerta rimane in Sicilia, Calabria ionica, Marche, Abruzzo, Puglia. Le prime misure effettuate lungo le coste ci dicono però di un fenomeno ridotto».

«La Turchia si trova in una zona altamente sismica attraversata da numerosi sistemi di faglia: l'area interessata dal terremoto di questa notte è considerata a pericolosità sismica molto elevata» hanno spiegato i sismologi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) che hanno redatto e appena pubblicato il Modello di Pericolosità a scala mondiale prodotto da Gem.

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L’avviso ai cittadini
L'invito resta quindi ancora di non avvicinarsi alla costa. I funzionari dei servizi di emergenza in Turchia hanno stimato il bilancio delle vittime iniziale a 76, anche se molto probabilmente è destinato a salire perché il sisma ha raso al suolo dozzine di condomini nelle principali città.  Le immagini televisive hanno mostrato persone scioccate in Turchia in piedi nella neve in pigiama, a guardare i soccorritori scavare tra i detriti delle case danneggiate. Il sisma ha colpito alle 02:17 ora locale a una profondità di circa 17,9 chilometri con una scossa di assestamento di magnitudo 6,7 che ha colpito 15 minuti dopo.

Almeno 237 persone sono morte invece in Siria
Sono almeno 237 i morti in Siria per il terremoto che ha avuto epicentro nel sud-est della Turchia, afferma il ministero della Salute. «I feriti sono 639 ei morti sono 237 nelle province di Aleppo, Latakia, Hama e Tartus». Ci sono inoltre almeno otto persone decedute nelle aree settentrionali controllate dalle fazioni filo-turche, portando il totale dei morti nel Paese dilaniato dalla guerra ad almeno 245. 

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Le scosse di assestamento
Dozzine le scosse di assestamento. Il terremoto è stato uno dei più potenti a colpire la regione in almeno un secolo. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha espresso le sue condoglianze e ha sollecitato l’unità nazionale. «Speriamo di superare insieme questo disastro il prima possibile e con il minimo danno», ha twittato il leader turco.

Riprende la circolazione dei treni in Italia
È ripresa regolarmente la circolazione ferroviaria in Sicilia, Calabria e Puglia, dove era stata sospesa a scopo cautelativo, dalle 6.30, a seguito dell'allerta del Dipartimento della Protezione Civile, per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane dopo la scossa di terremoto di magnitudo 7.9 con epicentro tra Turchia e Siria delle ore 02.17. Lo comunica Fs.