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Devastante terremoto in Turchia, è una strage. L’onda arriva nel Sud Italia: “Ma non supererà i 15 centimetri”

Una forte scossa di terremoto di magnitudo 7,9 ha colpito il sud-est della Turchia e la Siria. Il bilancio provvisorio è di 76 vittime in Turchia e di 62 decessi in Siria. Secondo l'assistente del ministro della sanità siriano Ahmad Dumeira 200 persone sono rimaste ferite tra le province di Aleppo, Hama e Latakia. Il sisma, avvertito fino al Cairo, ha come epicentro la città di Gaziantep, a circa 90 chilometri dal confine siriano. L'area ospita milioni di rifugiati siriani fuggiti dalla guerra civile nel loro paese. Il presidente turco Recep Tayyip su Twitter ha dichiarato che «squadre di ricerca e soccorso sono state inviate immediatamente» nelle aree colpite dal terremoto. «Speriamo di superare insieme questo disastro il prima possibile e con un danno minimo», ha aggiunto.

Il comunicato dell’Ingv
A seguito del sisma l'Ingv ha emesso un'allerta tsunami informando che l'onda di impatto dovrebbe arrivare sulla costa siciliana alle 6:35 su Siracusa‚ alle 6:39 a Catania e alle 6:40 a Messina. A seguire l'onda potrebbe impattare su Portopalo, Ginostra, Strombolicchio, Milazzo, Palermo, Marettimo, Gela, Pantelleria, Lampedusa, Porto Empedocle, Sciacca e Mazara del Vallo.

L’avviso ai cittadini
Il Dipartimento regionale Protezione civile (Drpc) della Sicilia ha invitato «i cittadini ad allontanarsi dal litorale basso‚ da zone portuali‚ e di avvisare la popolazione e porre la massima attenzione». Un’allerta che si è allentata con il passare dei minuti. Le prime registrazioni - ha spiegato il direttore operativo della Protezione Civile, Luigi D'Angelo -hanno fatto rilevare un'onda «non superiore ai 15 centimetri. Si sta monitorando. Dalle prime informazioni l'allarme sembra ridimensionato».

Lo stop ai treni
In ogni caso, a scopo cautelativo, è stata fermata la circolazione ferroviaria iniziando dalle regioni meridionali di Sicilia, Calabria e Puglia, con possibile successiva estensione all'alta Italia. Lo ha reso noto l'ufficio stampa delle Ferrovie dello Stato. In conseguenza allo stop cautelativo - spiega una nota - potrebbero registrarsi possibili cancellazioni e ritardi in estensione anche in altre regioni.