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Diritti: 1883, prima a Torino per avvocatesse

(ANSA) - Torino, 9 agosto - 139 anni fa, il 9 agosto, Torino per prima consentiva alle donne di esercitare l'avvocatura: chiede l'iscrizione all'ordine degli avvocati Lydia Poeta, 28 anni, della Val Germanasca. Si laureò in giurisprudenza nel 1881 e scrisse una tesi sulla posizione delle donne nella società e sul loro diritto di voto.
    Si tratta di un passaggio importante, in quanto l'allora Procura Generale del Regno d'Italia impugnava la decisione dell'ordinanza ottenendo dalla Corte d'Appello subalpina l'annullamento, ma decisivo. Non è stata una vittoria. L'argomento era che il Defense of Rights Act del 1874 non menzionava mai un "avvocato" di una donna.
    La Poeto collaborò regolarmente con il fratello Enrico nei forum, specializzandosi nella difesa dei diritti dei minori e delle donne, ma la sua ammissione formale all'Ordine avvenne solo nel 1920 dopo l'approvazione. La legge di Sacchi.
    La Risoluzione di Torino del 1883 fu adottata dopo un lungo dibattito. La ricostruzione storica affermava che tra le opinioni dissenzienti c'erano quelle dei consiglieri (e vice consiglieri) che "nessuna legge ha mai concepito di distogliere le donne dalle normali occupazioni domestiche". Dopo un "via libera" provvisorio al poeta, si è dimesso dal Consiglio insieme ad un altro collega che si è opposto.
    (ANSA).