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Elezioni 2022: Centrodestra si prende l’Italia. Giorgia Meloni sarà premier. Berlusconi sale, Salvini crolla. Male il Pd. M5S terzo partito

La svolta politica del Bel Paese

Giorgia Meloni ANSA/MASSIMO PERCOSSI

ROMA – Il Centrodestra vince le elezioni politiche 2022. Giorgia Meloni si prende l’Italia e può andare verso l’investitura a presidente del consiglio. Fratelli d’Italia, che nel 2018 aveva poco più del 4%, è infatti nettamente il primo partito italiano intorno al 25% per cento dei consensi. Seguito dal Pd che con il 19% non sfonda il tetto cercato del 20% e dall’exploit del Movimento Cinque stelle che rimane il terzo partito italiano con il 16,5 per cento (ma nel 2018 aveva raggiunto il 32%). Crolla invece la Lega all’8,7 per cento tallonata da Forza Italia data all’8%. Berlusconi, quindi, tallona Salvini.

Queste sono le indicazioni che escono dagli exit poll e che danno il centrodestra avanti sia alla Camera che al Senato con la stessa forchetta tra il 41,5% e il 45,5%. Le prime proiezioni fissano il numero a metà, cioè al 43,3 per cento.

Il Centrodestra – e questo è comunque il dato più importante – avrà una maggioranza autonoma anche al Senato che era il vero dubbio della vigilia. Gli exit poll indicano infatti una forbice al Senato per il centrodestra che va da 111 a 131 seggi, più che sufficiente per navigare con una certa tranquillità. “Ora posso dire che con questi numeri possiamo governare”, commenta immediatamente Fabio Rampelli confermando che anche nell’entourage di Giorgia Meloni si è tirato un sospiro di sollievo per questi primi dati che garantiscono la governabilità al centrodestra. Questo nonostante i numeri dei suoi alleati non siano altrettanto lusinghieri: la lega di Salvini crolla all’8,5, mentre Forza Italia regge vicinissima alla lega con l’8 per cento. In ogni caso Matteo Salvini già ringrazia gli elettori per la vittoria via twitter.

Il dato dell’affluenza fa registrare un netto calo rispetto alle politiche del 2018: secondo i dati del Viminale alle 23 hanno votato circa il 64 per cento degli elettori contro il 74 delle scorse elezioni. Ben 10 punti in meno. In casa Pd già si riparla apertamente di alleanza con l’M5s: “E’ evidente che ora si aprirà un’altra stagione dopo che avremo capito quali sono i numeri”, ha detto per il Pd Francesco Boccia parlando del dialogo con il M5s. In casa del terzo polo si respira un’atmosfera mista: oggettivamente buono il risultato del matrimonio tra Calenda e Renzi, ma le aspettative della vigilia erano alte e il nuovo partito non è riuscito a sfondare quel 10 per cento che sarebbe stato un successo.

In base alla media delle proiezioni di Quorum/Youtrend per Sky Tg24, con un margine di errore di più o meno 1%, alla Camera a Fratelli d’Italia andrebbero 116 seggi, 66 al Pd e 64 alla Lega. Al Movimento Cinque Stelle andrebbero 49 seggi, a Forza Italia 50 seggi e 19 ad Azione.

Alla chiusura delle urne, alle 23, circa il 64% degli italiani è andato a votare con un crollo dell’affluenza di 10 punti percentuali rispetto al 2018.

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