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Elezioni, aperti i seggi: alcune riflessioni

Elezioni, aperti i seggi: alcune riflessioni – Si sono aperti questa mattina alle 7 e chiuderanno alle 23 in tutta Italia i seggi elettorali, dando il via alle “più strane” elezioni politiche della storia italiana.

L’utilizzo di questa legge elettorale fa si che gli elettori possano non comprendere chi e che cosa votano.

Forse per questo sembra essere previsto un forte astensionismo, che se confermato, sarebbe una pericolosa testimonianza dello stato della nostra democrazia.

In molti hanno notato che gli spazi elettorali, messi a disposizione dai Comuni, sono spesso rimasti inutilizzati in questa campagna elettorale, sicuramente non avendo convenienza i candidati a predisporre la cartellonistica. In molti hanno ancor di più notato come siano quasi del tutto scomparse le tradizionali “cene elettorali” che nei periodi della campagna affollavano i ristoranti.

Stiano sereni i lettori: non sembra proprio essere colpa della crisi, ma dell’assenza del voto di preferenza.

Questi tuttavia sono solo dettagli che forse hanno alimentato, insieme ai numerosi ricorsi per vari motivi, un immaginario collettivo, creatosi tra tanti cittadini, che mettevano in dubbio il regolare svolgimento di questa stranissima tornata elettorale.

Chissà se l’attuale legge elettorale non possa facilitare eventuali voti di scambio?

Legge elettorale che comunque sembra rispettare poco sia la democrazia, tanto sbandierata, sia l’unità d’Italia, riportandoci a prima del 1861, sia la costituzione, discriminando gli elettori.

Il dato più rilevante, ma che può indurre ad una riflessione, sono i 4.741.790 elettori residenti all’estero, sui 50.869.304 votanti complessivi, che non possono votare tutti i partiti, ma soltanto quelli presenti nella scorsa legislatura o comunque non i numerosi nuovi partiti, che più o meno faticosamente si sono affrettati a svolgere tutte quelle imposizioni burocratiche, compresa la raccolta delle firme in un periodo e con tempi talmente brevi che il “sospetto” che sia stato voluto per impedire a tutti di poter partecipare, sembra essere dilagante.

Perché si è voluto discriminare i residenti all’estero?

Una tale evidente discriminazione, certamente non democratica, potrebbe indurre a pensare a qualche vantaggio a favore di alcuni e contro altri?

Per non parlare poi della mancanza di uniformità dei simboli, su tutto il territorio nazionale, che impedisce ai cittadini di trovarli in egual misura in tutti i collegi ed in tutte le regioni.

In pratica il cittadino di un collegio può non trovare uno dei simboli, quindi non può esprimere il voto per il sui partito di riferimento che invece, nel collegio accanto, un altro votante può trovare.

Una discriminazione, inconcepibile, una diversità che pone seri dubbi su quell’unità avvenuta nel 1861, e che mette in discussione una Costituzione che invece è contro ogni discriminazione.

Discriminazione infatti che sembra contrastare con i valori che i padri costituenti conferirono alla nostra Costituzione, forse per i continui e non consoni rimaneggiamenti ed interpretazioni che le hanno fatto perdere la propria essenza.

Non parliamo poi della campagna elettorale, che è sembrata essere all’insegna dell’istigazione all’odio verso qualcuno, piuttosto che improntata ad illustrare obiettivi e programmi dei partiti e dei candidati.

Probabilmente perché gli obiettivi ed i programmi risultano essere inesistenti e formulati solo come enunciazioni e proclami.

Bisogna riflettere quindi su quale simbolo votare.

Alleghiamo per Vostra facilità, in maniera esemplificativa le indicazioni che ANSA ed Adnkronos porgono con le loro agenzie,

Vi invitiamo a recarvi alle urne, espletando così  il vostro diritto e dovere di “Cittadini Italiani”, e magari, non individuando chi vi rappresenti e senza sottrarvi al vostro senso civico scrivete:

NON IN MIO NOME

Affermerete così che non è colpa vostra se non condividete ciò che vi impongono, ma almeno non dovrete turarvi il naso ed essere costretti a non votare o votare chi…

Ettore Lembo

https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2022/09/23/schede-gialla-e-rosa-per-votare-vademecum-per-le-urne_438471a7-7b1e-43a2-b738-166a57b8347b.html

https://www.adnkronos.com/elezioni-2022-quando-e-come-si-vota-domani-25-settembre-la-guida_5qQl0OOM9LlXxnlUIT5ulN

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