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Elezioni, l’Italia svolta a destra. Boom Meloni, crollo Lega, Pd al 20%, M5S al 15%

Il Movimento Cinque Stelle è al 15%, mentre il Terzo Polo di Azione e Italia Viva è al 7,6%

Destra in volata con il 42% contro il 28% della sinistra: la coalizione di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia  e Noi Moderati, stacca di circa 14 punti percentuali la coalizione di centrosinistra formata da Pd, Verdi-Sinistra, + Europa e Impegno Civico di Di Maio: secondo i primi dati diffusi dal Viminale.

Il Movimento Cinque Stelle è al 15%, mentre il Terzo Polo di Azione e Italia Viva è al 7,7%.

Al momento le sezioni scrutinate sono oltre 7.342 su 61.417.

Le reazioni dei protagonisti

Nel comitato elettorale di FdI si respira aria di festa. “Noi volevamo andare al governo con la possibilità di governare e con quello che emerge dai primi dati gli italiani ci hanno dato questa possibilità”, esulta il capogruppo alla Camera di FdI, Francesco Lollobrigida, secondo cui il partito di Giorgia Meloni, vera vincitrice di queste elezioni, è “forza trainante del centrodestra”. Di tutt’altro tenore il clima in via Bellerio, sede della Lega, dove le bocche restano per ora cucite: e l’ex ministro della Giustizia Roberto Castelli parla di “tracollo” chiedendo un congresso. Mentre c’è felicità in casa Forza Italia. Fonti azzurre parlano di “contributo determinante” dato alla vittoria del centrodestra e il leader Silvio Berlusconi viene descritto come “soddisfatto”.

Il centrosinistra si lecca le ferite dopo la rottura del campo largo. Dal quartier generale pentastellato non si risparmiano critiche in direzione Nazareno. “Il Pd ha la maggiore responsabilità politica della vittoria della destra, perché ha chiuso la porta al M5S aprendola a tutti quanti e rimanendo poi solo con una pessima gestione di alleanze e coalizioni. Letta deve fare un grosso mea culpa”, sbotta il vicepresidente Riccardo Ricciardi. “È una giornata triste per il Paese ma siamo la prima forza di opposizione in Parlamento e la seconda forza politica. Faremo un’opposizione importante, abbiamo una grande responsabilità”, le prime parole della capogruppo dem alla Camera, Debora Serracchiani.

Nel Terzo Polo si può parlare di missione compiuta a metà. Il 10% sembra lontano di almeno un paio di punti ma il leader, Carlo Calenda, è prudente e commenterà i risultati domani. “Mi vedete triste? L’unica cosa triste è che oggi abbiamo affermato che non esiste più il centrodestra, ma esiste la destra che ha vinto le elezioni, se i risultati saranno confermati”, commenta a caldo il presidente di Italia Viva, Ettore Rosato.

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