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Elezioni, Meloni trascina il Centro-destra alla vittoria. «Governo a guida FdI»

ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùElezioni Politiche 2022

Un altro dato che ha caratterizzato questa tornata elettorale è quello dell’affluenza al 63,8%, in calo di nove punti rispetto alla precedente tornata elettorale

26 settembre 2022

Elezioni, crollo affluenza al 63,8% soprattutto al Centro-Sud

Da una parte la forte affermazione di Fratelli d’Italia, primo partito in tutta Italia (intorno al 26%), ad eccezione di Sud e isole dove in testa c’è il Movimento 5 Stelle che a Napoli Fuorigrotta batte il suo ex capo Luigi Di Maio, sconfitto dall’ex ministro Sergio Costa. FdI fa da traino a un centrodestra dove Lega e Forza Italia inseguono a distanza l’alleato. Dall’altra, il dato dell’affluenza al 63,8%, in calo di nove punti rispetto alla precedente tornata elettorale, con un crollo al Sud. Sono questi i due volti delle elezioni politiche 2022.

«Questo è il tempo della responsabilità - è stato il commento a caldo della leader di FdI Giorgia Meloni - , il tempo in cui se si vuole far parte della storia si deve capire quale responsabilità abbiamo verso decine di milioni di persone perchè l'Italia ha scelto noi e non la tradiremo come non l'abbiamo mai tradita». «Se saremo chiamati a governare la nazione ha aggiunto - lo faremo per tutti, per unire un popolo esaltando ciò che unisce piuttosto che ciò che divide».

Meloni stravince, alleati indeboliti

Al Senato la coalizione di centrodestra prende almeno 114 seggi e mette in sicurezza la possibilità di governare in autonomia. Alla Camera sfiora il 43 per cento e vola. Meloni stravince e si prende l’Italia con gli alleati interni indeboliti e la Lega di Salvini vicina al crollo. Tiene Forza Italia, almeno rispetto agli ultimi sondaggi. FdI è infatti nettamente il primo partito italiano con quasi il 26 per cento di consensi, seguito dal Pd che con il 19,4% non sfonda il tetto minimo cercato del 20%. Exploit del Movimento Cinque stelle che rimane il terzo partito italiano con il 16,5 per cento. Crolla invece la Lega all’8,5 per cento tallonata da Forza Italia data all’8%. Il centrosinistra alla Camera raggiunge il 26,8%, Il M5s il 16% e il terzo polo si ferma al 7,5 per cento. Queste sono le indicazioni che escono dagli exit poll e che danno il centrodestra avanti sia alla Camera che al Senato con la stessa forchetta tra il 41,5% e il 45,5%. Le prime proiezioni fissano il numero a metà, cioè al 42,7 per cento.

Maggioranza autonoma per il centrodestra

Il centrodestra, e questo è il dato più importante, avrà una maggioranza autonoma anche al Senato che era il vero dubbio della vigilia. Gli exit poll indicano infatti una forbice al Senato per il centrodestra che va da 109 a 119 seggi, più che sufficienti per navigare con una certa tranquillità.

Affluenza in netto calo rispetto alle politiche del 2018

Di definitivo c’è solo il dato dell’affluenza che non è disastroso come si temeva ma certo fa registrare un netto calo rispetto alle politiche del 2018: secondo i dati del Viminale alle 23 hanno votato circa il 64 per cento degli elettori contro il 74 delle scorse elezioni. Ben 10 punti in meno.