Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

"Firme sparite, lista Rocca irregolare", l'ex consigliere Desideri presenta ricorso al Tar

"Ci sono irregolarità e anche violazioni di legge nella presentazione della lista civica Francesco Rocca". Parole che suonano come pietre quelle pronunciate ieri mattina da Fabio Desideri, ex consigliere comunale di centrodestra e presidente di Confimprese World, fatto fuori all'ultimo minuto proprio da quella lista, dopo aver già firmato l'accettazione della candidatura dal notaio. Una denuncia grave, che rischia di ipotecare pesantemente il futuro dell'aspirante governatore del Lazio, scelto da Giorgia Meloni per guidare la coalizione di centrodestra.

Desideri, che contro la sua esclusione ha fatto ricorso, seppur invano, sia al Tar che al Consiglio di Stato, specifica che durante la discussione dei ricorsi elettorali depositati alla Commissione Circoscrizionale provinciale e alla Corte di Appello di Roma, oltre che davanti ai giudici amministrativi, "è stato evidenziato che la Lista civica per Rocca Presidente è stata presentata senza raccogliere le necessarie firme di sottoscrizione da parte degli elettori" del Lazio.

L'ex consigliere regionale ricorda che tale possibilità è riconosciuta soltanto ai gruppi politici o ai partiti già presenti in consiglio regionale alla data di indizione dei comizi elettorali e dunque prima del 14 dicembre scorso. Nel decreto di indizione degli stessi Comizi elettorali risultano costituiti soltanto i gruppi Pd, Lista civica Zingaretti, +Europa Radicali, Centro Solidale/Demos, Liberi e uguali nel Lazio, M5S, Forza Italia, Lega, FdI e Gruppo Misto.

"Non era presente il Gruppo Lista civica per Rocca Presidente - aggiunge Desideri - per la costituzione del quale necessitano almeno tre consiglieri. Gruppo che alla data indicata non si sarebbe potuto costituire, visto che la candidatura di Francesco Rocca è stata ufficializzata con nota stampa soltanto successivamente, tenuto altresì conto del fatto che fino al 19 dicembre 2022 la scelta nel centrodestra, in relazione al candidato presidente, si articolava su tre diverse candidature: Rampelli, Rocca, Trancassini".

L'ex consigliere regionale evidenzia anche che nessuno di quest'ultimi poteva ufficialmente definirsi candidato presidente per la coalizione di centrodestra fino alla formalizzazione dei rappresentanti dei vari partiti facenti parte della coalizione, una "cosa che poi è avvenuta il 3 gennaio 2023 e soltanto in quella data si è appreso che della coalizione che avrebbe sostenuto Francesco Rocca a presidente della Regione Lazio sarebbe stata parte anche una lista civica identificata dal suo nome".

Il presidente di Confimprese World conclude così assicurando di aver reputato necessario porre all'attenzione dell'opinione pubblica, e in particolare a tutti i candidati alle prossime elezioni regionali, quanto si è verificato nella fase di presentazione della lista: "Lo ritengo un atto dovuto per i cittadini della nostra regione, al fine di stigmatizzare la partecipazione alle prossime elezioni regionali di una lista ammessa sulla base di irregolarità, a mio giudizio presenti in un atto pubblico, ed altresì per evitare un risultato elettorale potenzialmente falsato, laddove si consideri che il candidato presidente Francesco Rocca ha sottoscritto la dichiarazione di collegamento con la lista medesima".

"Ora capisco perché Rocca è nervoso - ha dichiarato Alessio D'Amato, candidato presidente per il Pd e Terzo Polo - l'ennesimo pasticcio, l'ennesimo grumo nero che sta macchiando la campagna elettorale del candidato della destra". A fargli Eco il sindaco di Fiumicino ed esponente dem Esterino Montino: "Il candidato della destra farebbe bene a chiarire in modo inequivocabile come stanno le cose". Ma da Rocca, fino a tarda sera, nessun commento ufficiale.