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Fisco, nuovo calendario: stop a 200 scadenze ad agosto

ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLa delega

Nello schema delineato si dovrebbe ripartire dal 10 settembre, allungando quindi la sospensione attuale che va dal 1° al 19 agosto con ritorno alla cassa o all’adempimento il 20 agosto

di Giuseppe Latour, Giovanni Parente

29 gennaio 2023

Leo a Telefisco: moratoria estiva su lettere e avvisi

La delega fiscale punta decisa alla riscrittura del calendario fiscale. Un ridisegno complessivo, nel tentativo di evitare sovrapposizioni e concentrazioni di appuntamenti per contribuenti, imprese e professionisti che li assistono. Con il Ddl delega, a cui sta lavorando e che dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri entro la prima decade di marzo, il viceministro dell’Economia Maurizio Leo punta a far passare il principio che non dovranno esserci adempimenti fiscali nel mese di agosto, come anticipato durante l’intervista a Telefisco 2023.

A conti fatti si tratterebbe di “ripulire” il calendario di circa 200 scadenze fiscali, rappresentate per la quasi totalità da versamenti (considerando il mese di agosto degli ultimi cinque anni la percentuale non è mai scesa sotto il 90%). Nello schema delineato dalla “delega Leo” si dovrebbe ripartire dal 10 settembre, allungando quindi la sospensione attuale che va dal 1° al 19 agosto con ritorno alla cassa o all’adempimento il 20 agosto.

Un’ipotesi su cui sono in corso approfondimenti di natura tecnica, per evitare poi un effetto imbuto alla ripresa dalla pausa estiva. Anche perché c’è da considerare che il traguardo di metà settembre è già tradizionalmente parecchio affollato: nel 2022 i versamenti del 15 settembre sono stati 108, nel 2021 tra il 15 e il 16 i versamenti sono stati 181, nel 2020 il 16 settembre siamo arrivati a quota 174. Insomma, spostando meccanicamente in avanti le scadenze di agosto, c’è la certezza di creare un ingorgo, facendo rimpiangere a professionisti e contribuenti la tregua agostana. L’obiettivo, allora, dovrebbe essere quello di una totale riscrittura del calendario.

Anche perché Leo punta, tra le altre cose, alla trimestralizzazione dei versamenti per i soggetti minori. Oggi questi già pagano l’Iva trimestrale; a questo adempimento si può allineare il pagamento delle ritenute, tornando solo nell’ultimo trimestre dell’anno alla cadenza mensile, per non generare un impatto sui conti pubblici.

Va, poi, considerato quanto gettito muove l’autoliquidazione delle imposte sui redditi (Irpef e Ires). Ad esempio il 2022 ha fatto segnare un importo quasi di 14 miliardi di euro, ma il raffronto con i dati soprattutto dell’anno precedente deve tener conto della proroga per i soggetti Isa a metà settembre che era stata disposta nel 2021.