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FOCUS/Thomas ucciso da guerra tra bande, si teme vendetta

Alatri ora ha paura. La morte di Thomas Bricca fa ripiombare la città nell'incubo vissuto sei anni fa quando il 20enne Emanuele Morganti venne pestato brutalmente dal branco. Qui si conoscono tutti. Tutti sanno quello che stava succedendo in questi giorni, quando due maxirisse hanno squarciato il tranquillo weekend del paesino alle pendici dei Monti Ernici, imbiancati dalla neve dei giorni scorsi. Ed ora si teme che l'ennesima morte di un giovane, appena 18enne, possa portare con sé una lunga scia di vendette, con un'escalation di violenza che mette in allerta tutti, cittadini e istituzioni.

Oggi il sindaco, Maurizio Cianfrocca, è stato in Questura per affrontare il tema sicurezza. In città - gli è stato assicurato - saranno aumentati i controlli delle forze dell'ordine, soprattutto in vista del prossimo fine settimana quando le bande protagoniste dell'agguato mortale potrebbero voler soddisfare la loro sete di vendetta. Gli amici di Thomas si sono ritrovati in lacrime sul luogo dell'omicidio. Un abbraccio in silenzio e un mazzo di fiori accanto a quelle maledette scalette dove è stato ucciso il loro amico.

 "Speriamo non avvenga nulla nei prossimi giorni, ma obiettivamente abbiamo paura", spiega un signore mentre osserva l'ennesimo sopralluogo dei carabinieri della scientifica sul luogo dell'omicidio. "Parlo onestamente e vi dico che io la sera preferisco restare in casa", gli fa eco un altro signore. Entrambi indicano quella scaletta dove è avvenuto l'agguato. Entrambi non nascondono che da tempo lì, nel buio della sera, succedeva di tutto. "Un mio amico - dice un residente - ha comprato casa proprio in quel vicoletto. Oggi se ne pente amaramente, mi racconta del giro di alcol, droga e schiamazzi tutte le sere".

Nel frattempo da Roma arriva la notizia della morte di Thomas. Le lacrime solcano il viso di una signora, con la figlia accanto che prova a rincuorarla. Un ragazzo non trattiene l'emozione e si lascia andare ad un pianto a dirotto, mentre gli amici si passano il cellulare con la terribile notizia. Chi può passa anche solo per un breve ricordo di Thomas. "Era tranquillo e sempre rispettoso", sono pronti a scommettere tutti. A pochi passi dalla piazzetta dove gli assassini hanno esploso i colpi mortali è ancora affisso uno striscione dei tifosi dell'Alatri: "un cuore verderosa non molla mai. Forza Thomas". Il silenzio avvolge la stradina che costeggia casa dove Thomas viveva con la mamma, Federica. Nel quartiere residenziale alla periferia di Alatri in molti conoscevano quel ragazzo. "Passeggiava sempre con il suo bassotto nero", ricorda un signore. "Solo una cosa posso dire, Thomas era bellissimo", le parole della sua vicina, mentre si asciuga il viso dalle lacrime e chiede "giustizia". "Ora - dice laconica - ci resta solo questo".