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Francesco Facchinetti, lo sfogo per la rapina al padre Roby: "Vergogna politici, incapaci di mantenere l'ordine. In Italia c'è da avere paura"

"Complimenti a voi, incapaci e capre, che avete reso il Paese più bello del mondo un Paese insicuro, in cui c'è da aver paura": è il duro sfogo affidato ai social da Francesco Facchinetti dopo la diffusione della notizia della rapina avvenuta nella serata di domenica 29 gennaio nella villa di suo padre Roby - cantante e tastierista dei Pooh - ai piedi di Città Alta a Bergamo. "Voi incapaci, che avete governato il Paese negli ultimi 30 anni, quando andate a letto guardatevi allo specchio e fatevi schifo" continua il cantante e conduttore televisivo nelle sue stories di Instagram.

Già nel 2017, quando il padre aveva subito un altro tentativo di rapina in casa, Facchinetti si era lasciato andare ad esternazioni simili sul web: all'epoca aveva garantito che si sarebbe "comprato un arsenale", perché "se lo Stato non mi difende, lo farò da solo". Ora la storia si è ripetuta e se anni fa il ladro era stato messo in fuga dall'abbaiare del cane di famiglia, questa volta i malviventi hanno tenuto in ostaggio Roby Facchinetti, sua moglie e uno dei suoi figli e portato via gioielli, orologi e altri oggetti di valore.

"Mio padre, mio fratello e mia sorella hanno subito una rapina a mano armata in casa, una di quelle cose brutte che vorresti non capitassero mai nella vita, che vedi nei film e pensi non possano mai succedere. Invece purtroppo capita - ha raccontato ai follower Francesco Facchinetti - Fortunatamente stanno bene. Sono molto triste e amareggiato per come si è trasformato il nostro Paese". Il figlio del frontman dei Pooh se la prende anche con "chi dice: 'Voi siete ricchi e avete la villa, ecco perché entrano in casa vostra'" e ribadisce con forza che "non è una condanna avere una villa, né aver guadagnato i soldi onestamente. Io mi devo sentire libero e sicuro nel Paese dove vivo".

Secondo Facchinetti, "è una vergogna che in un Paese dove c'è la pressione fiscale oltre il 60% noi non ci sentiamo sicuri. Bravo Stato, siete bravissimi - continua la sua dura invettiva - Al governo sia la destra sia la sinistra sono incapaci di mantenere il controllo e l'ordine. Non siete in grado di fare politica, ma solo propaganda". Da qui la decisione di trasferirsi all'estero: "Chi può, come ho fatto io, va ad abitare da un'altra parte. Per chi si domanda come mai siamo andati a vivere in Svizzera, il motivo è questo: non voglio crescere i miei figli in un Paese in cui non possano essere liberi".  Padre di tre bambini, Francesco Facchinetti confessa di avere "paura di farli andare al parchetto, di farli giocare al campetto vicino a casa. Ho paura di lasciare mia moglie a casa da sola o con i miei figli. Non voglio più questo. Allucinante".