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Francia, arriva la legge per limitare l'accesso al porno per i minori

Il governo francese è pronto ad annunciare un sistema, da mesi allo studio, per impedire ai minori di 18 anni di avere accesso a contenuti pornografici su internet. La nuova legge sul porno entrerebbe in vigore a settembre. L'obiettivo, da molti anni, della politica francese, è difendere i bambini dall’accesso alle immagini pornografiche, cosa che accade invece già a 13 anni e con primi accessi a 11 secondo quanto riporta il sito di Le Parisien. Lo ha raccontato anche Billie Eilish, mostrando che non è un fenomeno solo francese.

Il nuovo sistema dovrebbe certificare l’età di chi consulta i siti pornografici. Lo ha annunciato il ministro della Transizione digitale Jean-Noël Barrot: «I siti pornografici dovranno conformarsi alla legge che li obbliga a controllare realmente l’età dei loro utenti, altrimenti vieteremo la diffusione sul territorio nazionale. Il 2023 segnerà la fine dell’accesso ai siti porno per i nostri bambini».

Il modello è quello delle app, per esempio delle banche, che verificano con password l'identità dell'utente e usano sistemi di identificate come lo Spid. L’applicazione farà da intermediario tra l’utente e il sito. Non verranno scambiate informazioni personali, ma darà la prova dell'età certificata. Il servizio che fornisce la prova dell’età non saprà per quale sito verrà utilizzata e il sito non scoprirà l’identità dell’utente.

Certamente un controllo più profondo dell'attuale richiesta di dichiarare di avere più di 18 anni. Simile a quello di molti altri siti e situazioni che potrebbero avvalersi del nuovo sistema. Il ministro Barrot ha detto: «Ci sono molti limiti d’età non abbastanza rispettati su Internet, per esempio dai siti che vendono alcol oppure dai social media: ci si può iscrivere solo a partire dai 13 anni e con il consenso di un genitore, ma è una condizione spesso aggirata».

Non tutti sono convinti che il sistema possa funzionare. In internet si trovano alternative a siti come YouPorn o PornHub: i giovani potrebbero dirigersi verso pagine che non si mettono in regola con i controlli. Ci sono poi contenuti porno accessibili liberamente su Twitter e altri social media aperti ai minori. Per i ragazzi non è poi difficile usare servizi VPN, per simulare una connessione dall’estero o usare password e registrazioni di adulti di casa.

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