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Fratelli d’Italia vuole il carcere per clienti prostitute e per chi si apparta in auto

Fratelli d’Italia vuole il carcere per i clienti delle prostitute (ma solo se si appartano in automobile) e per chi va in giro nudo, soprattutto “gli immigrati”. E’ quanto prevede una proposta di legge del partito della Meloni a prima firma del viceministro Edmondo Cirielli che modifica il codice penale ripristinando il carcere per questo tipo di reato.

L’obiettivo dichiarato nell’illustrazione della proposta depositata alla Camera è “contrastare in maniera più adeguata il degrado morale che affligge la nostra collettività” e “rafforzare la sicurezza dei cittadini”. Si mira così anche a “tutelare la moralità pubblica e il buon costume”. 

Atti osceni, la proposta di legge di Fratelli d’Italia

Secondo il testo presentato da Fratelli d’Italia, l’ammenda non basta: “La sanzione penale – si legge nella proposta di legge – è l’unica in grado di reprimere e ostacolare tali azioni e, nello stesso tempo, di preservare efficacemente la morale e la sicurezza pubblica”. Dunque si torni al carcere, con la reclusione da 3 mesi a 3 anni, a seconda della gravità del fatto.

Nel testo, c’è anche un elenco degli “atti osceni” che meriterebbero “una repressione penale e non solo amministrativa”. Si va dal “toccamento lascivo delle parti intime del corpo anche qualora avvenga al di sopra degli abiti”, al nudismo, praticato in larga parte, secondo FdI, da “immigrati che non sono avvezzi ai costumi, alle consuetudini e alle norme etiche e giuridiche che regolano la convivenza civile nella nostra società”, fino ai “comportamenti sessuali posti in essere all’interno di un’autovettura in sosta lungo la pubblica via, a meno che l’autore del fatto non abbia adottato specifiche cautele, come l’appannamento o la copertura dei vetri della vettura”.

Se vai a prostitute rischi il carcere

E qui il passaggio che riguarda “l’attività di prostituzione praticata sulla pubblica via”. Ad oggi, “i ‘signori clienti’ saranno attinti da pesanti sanzioni amministrative, che tuttavia non avranno mai la stessa capacità general-preventiva della sanzione penale”, si legge nella proposta. Ecco perché, secondo la proposta di legge di FdI, “è urgente un intervento legislativo”, col fine di “contrastare in maniera più adeguata il degrado morale che affligge la nostra collettività”.