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Gas, da Gazprom ripartono le forniture verso l'Italia L'annuncio di von der Leyen: "Ue pronta al price cap"

Gas, Gazprom riapre i flussi all'Italia: arriva la conferma di Eni 

Mentre il gigante russo Gazprom riapre i rubinetti del gas attraverso l'Austria, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ribadisce l'impegno comunitario a trovare la quadra su un price cap comune. 

Da un lato infatti il colosso energetico russo Gazprom ha concordato con l'Italia la ripresa delle forniture di gas attraverso l'Austria. Lo ha confermato l'azienda sul proprio canale Telegram. "Gazprom, insieme agli acquirenti italiani, è riuscita a trovare una soluzione sul formato di interazione nel quadro dei cambiamenti normativi avvenuti in Austria alla fine di settembre", si legge nel messaggio. Notizia confermata anche da Eni

Tetto al prezzo del gas per generare  l'energia: la Commissione Ue apre alla discussione 

Dall'altro von der Leyen, intervenendo al Parlamento europeo riunito in plenaria per discutere gli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina, ha riaperto con queste parole la questione price cap su gas e elettricità: "L'Unione è pronta a discutere un tetto per il prezzo del gas per produrre elettricità". Il presidente russo "Vladimir Putin ha usato l'energia come arma, causando difficoltà economiche e sociali. Le misure che abbiamo messo in atto ci forniscono un primo cuscinetto di protezione. Ora faremo un passo avanti per affrontare l'aumento dei costi energetici'', ha detto von der Leyen, sottolineando come l'Ue abbia in realtà già ridotto la dipendenza dalla Russia. "Abbiamo diminuito il nostro consumo di gas di circa il 10%. Dobbiamo fare di piu' ma e' un dato importante. Le forniture di gas russo sono diminuite fino ad arrivare al 7,5% del gas di gasdotti". 

Gas, von der Leyen: "E' nell'interesse di tutti proteggere le infrastrutture critiche" 

"E' nell'interesse di tutti gli europei proteggere meglio le infrastrutture critiche: per questo presenteremo un piano in cinque punti: in primo luogo, dobbiamo essere più preparati", ha spiegato. "In secondo luogo, dobbiamo sottoporre le nostre infrastrutture a stress test. Dobbiamo identificare i suoi punti deboli e preparare la nostra reazione a interruzioni improvvise", ha continuato von der Leyen. "Lavoreremo con gli Stati membri per garantire stress test efficaci nel settore energetico. A questo dovrebbero seguire altri settori ad alto rischio, come le infrastrutture digitali offshore e quelle elettriche", ha sottolineato.

"In terzo luogo, aumenteremo la nostra capacità di risposta attraverso il meccanismo di protezione civile dell'Unione già in vigore. In questo modo potremo sostenere gli Stati membri nell'affrontare l'interruzione delle infrastrutture critiche, ad esempio con carburante, generatori o capacita' di ricovero", ha evidenziato la presidente.

"In quarto luogo, sfrutteremo al meglio la nostra capacità di sorveglianza satellitare per individuare potenziali minacce. Infine, rafforzeremo la cooperazione con la Nato e con i partner chiave come gli Stati Uniti su queste queste questioni critiche", ha specificato. 

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