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Gas, danni a infrastrutture Nord Stream “senza precedenti”

Per la Germania si tratta di attacchi mirati ma il Cremlino sostiene che siano frutto di un sabotaggio

L’operatore di gestione del gasdotto Nord Stream ha affermato che i danni alle sue principali infrastrutture verso la Germania sono “senza precedenti”, e che in questo contesto sarà impossibile definire quando ricominceranno i flussi di gas. Lo riporta l’agenzia Bloomberg. In seguito ai fatti, dopo quattro giorni di calo, i prezzi del gas europeo all’hub di riferimento di Amsterdam sono nettamente aumentati.

Sembra a questo punto molto probabile che le consegne di combustibile attraverso il Nord Stream non riprendano questo inverno, anche a causa delle accuse di numerosi leader dell’Unione Europea a Mosca sull’utilizzo dell’energia come arma di ricatto. La Germania sta indagando sugli incidenti nel Mar Baltico sui due gasdotti Nord Stream, mentre la Danimarca punta a rafforzare la sicurezza sui suoi impianti energetici.

“I danni avvenuti in un giorno su tre linee del sistema di gasdotti Nord Stream non hanno precedenti”, ha specificato oggi l’operatore gestionale di Nord Stream. “È impossibile ora stimare i tempi per il ripristino delle operazioni dell’infrastruttura di spedizione del gas”. 

Il governo tedesco, secondo il quotidiano Tagesspiegel, non considererebbe le perdite una coincidenza, ma una possibile conseguenza di attacchi mirati. Il Ministero danese dell’energia e del clima, da parte sua, ha aumentato l’allerta sul settore elettricità-gas dopo aver registrato perdite di gas nelle zone economiche esclusive nel Mar Baltico del suo paese e della Svezia.

Il Cremlino

Il Cremlino non esclude che i danni al gasdotto Nord Stream possano essere frutto di un sabotaggio. “Adesso nessuna singola opzione può essere esclusa”, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riportano le agenzie di stampa russe. “Parliamo di una qualche distruzione della conduttura, non è ancora chiaro di che tipo, nella zona economica danese, e in realtà la pressione è calata in modo significativo”, ha detto Peskov, aggiungendo che “questa è una situazione completamente senza precedenti che richiede un’indagine urgente”. “Siamo estremamente preoccupati da queste notizie”, ha aggiunto il portavoce.

La Germania

I gasdotti Nord Stream potrebbero essere stati danneggiati da attacchi mirati. Lo riporta il quotidiano tedesco Tagesspiegel, secondo cui per il governo federale la perdita di pressione in rapida successione nei due gasdotti non sarebbe una coincidenza.

La Danimarca

L’Agenzia danese per l’energia ha chiesto a Energinet, responsabile del funzionamento generale del sistema elettrico e del gas danese, di aumentare il livello di allerta per il settore dell’elettricità e del gas dopo una perdita del gasdotto Nord Stream 2 e due perdite di Nord Stream 1. L’allerta è ora arancione, riferiscono i media danesi, il secondo livello più alto su cinque.

Il primo ministro danese Mette Frederiksen, ha affermato, nel giorno dell’inaugurazione di un nuovo gasdotto destinato a ridurre la dipendenza della Polonia e dell’Europa dal gas russo, di “non escludere” l’ipotesi di sabotaggio in relazione alle perdite rilevate sui gasdotti russi Nord Stream 1 e 2. “Le autorità e il governo stanno seguendo da vicino la situazione”, ha aggiunto il ministro dell’Energia danese Dan Jorgensen.

I problemi che interessano i gasdotti Nord Stream 1 e 2 avvengono proprio, come detto, nel corso dell’inaugurazione del ‘Baltic Pipe’, gasdotto che porterà il gas dalla Norvegia, attraverso la Danimarca e lungo il Mar Baltico, fino alla Polonia.

Le autorità dei paesi interessati dalle perdite stanno intanto cercando di determinarne la causa, così come quella delle cadute di pressione sui gasdotti che vanno dalla Russia alla Germania sotto il Mar Baltico.

Funzionari dei paesi interessati hanno in ogni caso affermato che le perdite non rappresentano una minaccia per le forniture energetiche, dato che la Russia non fornisce gas attraverso le parti di infrastruttura interessate dalle perdite, mentre esperti scientifici hanno affermato che l’impatto ambientale delle perdite stesse sarebbe limitato.

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