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Guerra Ucraina: Francia e Cina spingono per negoziati. Usa, Ue e Nato fomentano il conflitto. Lavrov accusa l’Occidente

La questione della guerra in Ucraina continua a preoccupare molti governanti, anche per i riflessi umanitari ed economici che il conflitto infinito ha comportato e comporta. Macron e Xi spingono per negoziato, ma Biden e Nato fomentano il conflitto. Lavrov accusa l’Occidente.

Qualcosa si sta muovendo per arrivare a un negoziato fra Russia e Ucraina, a patto che non penalizzi la popolazione di Zelensky. Da un lato Francia e Cina, come detto, spingono per trattative diplomatiche, dall’altro gli Usa e la Nato continuano a fornire armi sempre più potenti all’Ucraina. Borrel, alto rappresentante Ue, supporta Zelensky, suscitando la reazione di Lavrov, che apprezza le dichiarazioni di Tajani. Una situazione, come si può notare in possibile evoluzione, ma con molti punti interrogativi. Vediamo le posizioni in campo.

MACRON – Emmanuel Macron, in visita in Usa, ha detto in una intervista alla Abc che a suo avviso “è ancora possibile un tavolo negoziale con Vladimir Putin per mettere fine all’invasione dell’Ucraina, da lui definita un grosso errore”.
Il presidente francese ha sottolineato però che “una pace giusta non è una pace che può venire imposta agli ucraini e che una pace giusta non è una pace che a medio o lungo termine non sarebbe accettata da una delle due parti”.

LAVROV – Dure le parole del ministro degli esteri russo: “La cooperazione con l’Occidente sulla sicurezza europea non potrà essere ripresa in un futuro prevedibile. Ma se e quando l’Occidente capirà che è meglio coesistere sulla base di fondamenta concordate, ascolteremo quello che hanno da proporre”, ha detto Lavrov.
“Per riprendere un dialogo diplomatico con l’Unione europea la Russia deve capire quando delle persone sensate appariranno nella diplomazia europea”. Lavrov ha citato un’affermazione dell’Alto rappresentante per la politica estera della Ue, Josep Borrell, secondo cui “il conflitto deve finire con la vittoria dell’Ucraina sul campo di battaglia”. “Questo la dice lunga sulla diplomazia europea”, ha aggiunto il ministro degli Esteri russo.

Quanto all’Italia Lavrov afferma:  “Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani sta facendo dichiarazioni relative a idee indirizzate a cercare una soluzione in Ucraina, ma non ho sentito proposte concrete”. 
Interpellato poi da un giornalista, Lavrov in conferenza stampa ha detto – riporta la Tass – che “gli Stati Uniti e la Nato sono direttamente coinvolti nel conflitto in Ucraina fornendo armi e addestrando personale militare. Usa e Nato sono direttamente coinvolti non solo con la fornitura di armi, ma anche con l’addestramento del personale militare”.

XI JINPING – Risolvere la crisi in Ucraina “con mezzi politici è nel migliore interesse dell’Europa e di tutti i Paesi dell’Eurasia: nella situazione attuale, è necessario evitare l’escalation e l’espansione della crisi, insistere nel persuadere alla pace e nel promuovere colloqui, nel controllare l’impatto di ricaduta della crisi e nell’essere vigili contro i rischi in campo”. E’ quanto ha detto il presidente Xi Jinping incontrando oggi a Pechino nella Grande sala del popolo il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, in base al resoconto del network statale Cctv.

BIDEN – Ma Biden e il suo governo perseguono la prosecuzione del conflitto fino alla vittoria di Zelensky. L’esercito Usa ha assegnato una maxi commessa da 1,2 miliardi di dollari alla Raytheon Technologies per la produzione di sei sistemi missilistici anti aerei Nasams destinati all’Ucraina: lo ha reso noto il Pentagono, come riporta il Guardian. Gli Stati Uniti avevano approvato l’invio a Kiev di otto Nasams per aiutare le forze ucraine a respingere gli attacchi missilistici e dei droni russi. L’Ucraina ha ricevuto la prima consegna di due sistemi Nasams a novembre. “I Nasams sono solo gli ultimi di una serie di capacità di difesa aerea che stiamo fornendo all’Ucraina”, ha commentato il sottosegretario alla Difesa, Bill LaPlante.

La posizione delle parti in causa, soprattutto quella di Usa, Nato e Ue, oltre a quella dei due Paesi in conflitto, sembra rendere molto difficile una schiarita della situazione a breve termine. ma intanto, oltre ai bombardamenti, avanzano il Generale inverno e il freddo, arrecando altre sofferenze alla popolazione ucraina.

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