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I 10 beauty look indimenticabili di Sanremo

Beautypedia di acconciature e make-up dagli anni '50 a oggi, il Festival di Sanremo in sette decenni ci ha svelato trend di qualunque sorta in fatto di capelli e trucco. Alle nostre nonne tra gli anni '50 e '60, alle nostre mamme tra i '70 e gli '80, alle quarantenni tra i '90 e 2000 e alle millennial e GenZ nel Terzo Millennio. Poi, certo, sono arrivati tutorial e i social, ma questa è un'altra storia. Perché almeno fino al 2010 circa, Sanremo è stato il punto di riferimento in pole position in grado di orientare i nostri beauty look per tutto l'anno.

Dai tagli vaporosi e il rossetto rosso del boom economico, alla voglia di emancipazione degli anni '60 che passa attraverso il bowl cut dal Dna British alla Caterina Caselli. E poi i '70 coi i capelli finalmente liberi da svaporate di lacca e pettinatura granitiche, le sopracciglia inesistenti e i lipstick nude, gli '80 esagerati come le chiome cotonate avvistate sul palco dell'Ariston, e i '90, più minimalisti ma anche sperimentali, gli anni '00 del nuovo millennio che hanno visto un ritorno alla luce e alla leggerezza, e i '10 dove sono esplose veri e propri beauty trend che, grazie ai social nascenti hanno poi dilagato. Come dimenticare, ad esempio, Bianca Balti che nel 2013 ha lanciato, con la sua chioma bicolor dalle punte che sfumavano al biondo, il super trend dello shatush?

Bianca Balti nel 2013 al Festival di Sanremo. Foto Getty

Bianca Balti nel 2013 al Festival di Sanremo. Foto Getty

Di tendenze, insomma, ne sono passate in quel della Città dei fiori e molti sono stati gli hairstyle o i make-up avvistati sulle cantanti in gara e replicati all'istante.

Nella gallery abbiamo raccolto quelli che secondo noi sono stati dieci beauty look davvero toppi di questi 73 anni di festival della canzone italiana. Impresa non facile, perché di immagine iconiche ce ne sono parecchie, ma noi abbiamo selezionato quelle che hanno resistito alla prova del tempo e che è possibile replicare, in versione reloaded, nel 2023.

P.S. Tra questi ci sono anche esempi di body positivityPaola Turci che nel 2018, con capelli effetto wet e tirati indietro, scopre per la prima volta, senza paura e con fierezza, le cicatrici sul suo volto e Giuni Russo che nel 2003, con grande dignità, mostra il capo privo dell'iconico ciuffo vaporoso ma abbellito di tatuaggi all'henné. Malata da tempo, la cantante si era rifiutata di andare come ospite a Sanremo e ha partecipato quell'anno da concorrente, portando su un palco di musica leggera un messaggio importante: ciò che ci rende più belle è lo spirito con cui si affronta la vita, qualunque prova ci metta di fronte. A lei e a tutte le donne che hanno reso ancora più speciale il Festival di Sanremo, chapeau!

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