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I dubbi sulla stretta Fed e le tensioni Usa-Cina frenano le Borse Ue. A Milano sale Tim

ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLa giornata dei mercati

Gli investitori temono che la disoccupazione Usa ai minimi da 53 anni convinca la banca centrale a non allentare il ritmo del rialzo dei tassi. Bene Tokyo grazie allo yen debole. Dollaro forte, sale il petrolio

di Eleonora Micheli e Paolo Paronetto

6 febbraio 2023

(REUTERS)

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Le tensioni tra Stati Uniti e Cina, che hanno portato all'annullamento del viaggio del segretario di Stato Antony Blinken nella Repubblica Popolare, e i nuovi timori sulla traiettoria di politica monetaria alla luce di una disoccupazione Usa scesa ai minimi da 53 anni frenano le Borse europee. Dopo aver superato indenni la settimana delle banche centrali, i listini ora si interrogano se il dato migliore delle attese sul mercato del lavoro americano, diffuso venerdì, convincerà la Federal Reserve a portare i tassi di interesse a un livello più alto del previsto. Il FTSE MIB di Piazza Affari è così in ribasso mentre prosegue la stagione delle trimestrali. Tra i titoli principali, torna a salire Telecom Italia in attesa di sviluppi sull'offerta Kkr per la rete.

Andamento Piazza Affari FTSE Mib

Dollaro in rafforzamento, sale il petrolio

Sul mercato valutario, l’euro scende a 1,0781 dollari da 1,0840 venerdì in chiusura. La moneta unica vale inoltre 142,06 yen (da 141,96), mentre la prospettiva di una Fed più aggressiva sostiene il biglietto verde anche nei confronti dello yen a 131,74 da 128,63. Sul fronte dell'energia, il prezzo petrolio guadagna terreno dopo che il direttore esecutivo dell'Agenzia internazionale dell'energia, Faith Birol, ha sottolineato che la ripresa economica cinese rimane un fattore chiave per i corsi del greggio. «Se la domanda sale molto, se l'economia cinese rimbalza, allora ci sarà bisogno secondo me che i paesi Opec+ valutino i loro livelli di produzione», ha notato. I future marzo sul Wti salgono dello 0,83% a 74 dollari al barile, mentre la consegna aprile sul Brent segna +0,85% a 80,62 dollari. Stabile il prezzo del gas naturale: -0,1% a 57,85 euro per megawattora.

Lo yen debole sostiene Tokyo, Nikkei +0,7%

La Borsa di Tokyo, intanto, ha terminato la prima seduta della settimana in aumento, trainata dal repentino indebolimento dello yen contro il dollaro, e si è mossa così in controtendenza rispetto alle altre principali piazze asiatiche. L'indice Nikkei dei 225 titoli guida alla chiusura delle contrattazioni ha fatto segnare 27.693,65 punti, in rialzo dello 0,67% mentre l'indice Topix ha guadagnato lo 0,45% a 1.979,22 punti. A spingere il movimento ribassista dello yen contro il biglietto verde è stata un'indiscrezione del quotidiano economico Nikkei, secondo la quale il governo avrebbe individuato nel vice governatore della Boj, Masayoshi Amamiya, il futuro numero uno della banca centrale dal prossimo mese di aprile, in sostituzione del governatore uscente, Haruhiko Kuroda. Il governo avrebbe espresso a Amamiya il desiderio di una prosecuzione della politica monetaria accomodante che la Boj porta avanti da oltre dieci anni. Amamiya, 67 anni, è considerato come il principale stratega della politica monetaria ultraespansiva della Banca centrale nipponica.