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I furbetti dei buoni spesa Covid: scoperto raggiro da 42mila euro

La truffa / Brindisi

In 160 sono accusati di avere intascato sussidi stanziati nell'ambito dell'emergenza sanitaria, anche come contributi all'affitto

Aiuti Covid finiti nelle tasche di cittadini che non avevano in realtà i requisiti per riceverli. Un esercito di 160 "furbetti" è stato smascherato dalla guardia di finanza di Fasano (Brindisi): avrebbero percepito senza averne diritto i buoni spesa erogati dal Comune per fronteggiare i bisogni alimentari dei nuclei familiari in difficoltà economica e i contributi a integrazione dei canoni di locazione. Complessivamente, le risorse erogate ammontano a 42.000. 

I finanzieri hanno controllato oltre 1.300 cittadini beneficiari. Tra le irregolarità più frequenti, il non avere dichiarato di percepire già altri sostegni(reddito di cittadinanza, pensioni), o il non avere indicato le altre fonti di reddito dei familiari. C'è pure chi avrebbe indicato, dichiarando il falso, di avere interrotto l'attività lavorativa. 

Per i "furbetti" sono scattate sanzioni amministrative pari al doppio del beneficio indebitamente percepito con la restituzione al Comune di Fasano della parte di competenza. Alcuni dei trasgressori hanno già provveduto a sanare la propria posizione debitoria, per gli altri potrebbero scattare sanzioni maggiori se non provvederanno entro i tempi previsti dalla legge.  

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