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Il bistrot "a cavallo" gestito da giovani con disabilità

Cronaca

Una piccola oasi sulle rive dell’Adda dove i cavalli curano, anche con l’ippoterapia. E ora nel maneggio con azienda agricola e fattoria didattica a Imbersago, arriva anche un bistrot inclusivo gestito da persone con disabilità

Si chiama No Limits. E punta a superare ogni barriera e a essere inclusivo. E' il nuovo bistrot 

Una piccola oasi sulle rive dell’Adda dove il verde e i cavalli curano, anche con l’ippoterapia. E ora, al Monsereno, il maneggio con azienda agricola e fattoria didattica a Imbersago, arriva anche un bistrot inclusivo. Nella proprietà infatti ha sede anche la Monsereno No Limits Onlus, nata nel 2017 con lo scopo di agevolare persone fragili attraverso l’ippoterapia e la riabilitazione equestre e lavora per circa 300 utenti con disabilità di vario genere. E’ all’interno di questa realtà che nascerà in primavera NO Limits Bistrot, in collaborazione con la Fondazione Comunitaria del Lecchese Onlus. Il progetto vuole dare vita ad un vero e proprio Bistrot, che sarà inizialmente aperto al pubblico nel weekend, gestito da giovani con disabilità affiancati da figure professionali quali educatori, addetti ai servizi di ristorazione e volontari. Questo progetto nasce dalla sensibilità di Nicoletta Pirovano, Presidente della No Limits Onlus Monsereno, e di Massimo Villa, Responsabile Tecnico della stessa.

“Siamo orgogliosi che Fondazione Comunità Lecchese abbia scelto il nostro progetto come vincitore del Bando” afferma Nicoletta Pirovano, Presidente. “L’obiettivo è l’inclusività in un contesto di ristorazione dove i clienti gusteranno le nostre prelibatezze con un valore aggiunto non indifferente: il cliente diventa essenziale e parte integrante di un processo, perché scegliendo il NO Limits Bistrot sceglie di supportare il percorso di valorizzazione ed emancipazione di questi ragazzi. Anche il logo vuole trasmettere questi valori: il cerchio imperfetto attorno alla testa del cavallo rappresenta l’inclusività, il NO in stampatello vuole stressare l’assenza di limiti nell’approccio alla diversità, mentre il font utilizzato per la parola Bistrot è volutamente diverso dagli altri a rappresentare l’unicità e l’essere speciale del team di 10 ragazzi che lavoreranno al Bistrot. L’arancione, infine, vuole esprimere energia ed entusiasmo, gli stessi sentimenti che ci caratterizzano e che vogliamo trasmettere ai nostri clienti e a tutto il territorio”.

Massimo Villa spiega che “NO Limits Onlus Bistrot prevede l’attivazione di circa 10 percorsi per giovani con disabilità fisiche, psichiche o con ritardo cognitivo che, grazie alla collaborazione già in essere con la rete dei servizi sociali e sociosanitari del territorio, acquisiranno tecniche e competenze processuali e legate alla persona. Valorizzazione delle risorse, consapevolezza delle proprie doti psicofisiche ed anche l’accrescimento del senso di sicurezza individuale e di appartenenza ad un gruppo sono i risultati che vorremmo raggiungere. Un progetto ambizioso questo, che, come potrete immaginare, necessita di fondi per la sua partenza ed il suo mantenimento”.

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