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Il laboratorio Gabrielli di Roma, una storia lunga quasi quarant'anni

Le iniziative per le persone disabili, occupano una posizione centrale nelle politiche sociali, educative e culturali di Roma, con l’obiettivo di affermare nella città una concreta cultura dell’integrazione e delle pari opportunità. In questa direzione si colloca la scelta di Roma Capitale, dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio e del Teatro di Roma di promuovere il Laboratorio “Piero Gabrielli”, in cui l’utilizzo della pratica teatrale funziona da veicolo di inclusione proprio perché, attraverso un’attività stimolante, collaborativa e gratificante, valorizza le abilità di ognuno riconoscendole necessarie e insostituibili.

Dal 1995 il Laboratorio porta il nome di chi, nel 1981, ne fu ideatore: Piero Gabrielli, che  dedicò gran parte della sua vita alla sensibilizzazione sui temi della disabilità. Terza linea della Rugby Roma e della Nazionale degli anni Cinquanta, egli ricorreva spesso alla metafora del gioco di squadra per spiegare che insieme si cresce meglio: grandi e piccoli, veloci e lenti.

Il  Laboratorio teatrale Integrato, nell’ambito delle iniziative di “ Mille bambini a via Margutta” partì dalla scelta di un testo teatrale: la commedia di Aristofane” Gli uccelli.” Tra il febbraio e il maggio 1982, una ventina di ragazzi dagli 8 ai 16 anni, tredici dei quali disabili, si incontrarono  due volte alla settimana al Teatro Flaiano, sotto la guida del regista Adriano Dallea coadiuvato da un gruppo di logopediste e insegnanti. Prova  dopo prova, ci si accorse che quello che si stava  delineando era  un vero e proprio spettacolo teatrale da presentare al pubblico. Il  28 maggio 1982  al teatro Argentina accadde proprio questo.

Dopo gli auguri del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, i giovani attori del “Laboratorio Pilota,”  si  recarono al Quirinale per consegnare al Capo dello Stato l’incasso del loro lavoro come contributo per la fame nel mondo.  L’anno seguente  al  Teatro Argentina debuttò sempre con la regia di Adriano Dallea un secondo spettacolo “La tempesta” di William Shakespeare. Lo spettacolo fu  inoltre rappresentato al Teatro Ateneo, su invito dell’Università di Roma “La Sapienza”, al Teatro dell’Opera, nella Sala Nervi in Vaticano, alla presenza di Papa Giovanni Paolo II.  Nel maggio 1985  La tempesta andò in scena anche al Teatro Auditorio della Casa de Campo di Madrid in Spagna.