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Il Pd salva l'onore a Torino

POLITICHE 2022

Nel seggio senatoriale del capoluogo prevale il centrosinistra che elegge Giorgis a Palazzo Madama. Ampio margine anche per il radicale Magi nel collegio camerale del Centro. Nelle periferie testa a testa tra il dem Lepri e Montaruli di FdI

Un Pd che crolla a livello nazionale salva l’onore a Torino, dove il centrosinistra riesce a respingere l’assalto della coalizione guidata da Giorgia Meloni. Quando sono state scrutinati i due terzi delle schede al Senato, il partito di Enrico Letta e i suoi alleati sono stabilmente avanti nel capoluogo piemontese con il 37,6% dei voti rispetto al 33,9 del centrodestra. Un risultato che consente al deputato uscente del Pd Andrea Giorgis di tornare in Parlamento anche se questa volta dal portone di Palazzo Madama. Battuta la leghista Marzia Casolati che comunque dovrebbe riuscire a centrare l’elezione grazie al paracadute del proporzionale dov’è capolista. In doppia cifra il Movimento 5 stelle che si attesta al 12%, incalzato da Azione e Italia Viva, attorno al 10%.

Elezione pressoché certa anche per Riccardo Magi, presidente nazionale di Più Europa, candidato dalla coalizione nel collegio che si estende da Torino Centro verso la periferia Sud della città. Qui il centrosinistra veleggia oltre il 39%, con quasi sette punti di vantaggio rispetto al centrodestra che schierava l’assessore regionale di FdI Elena Chiorino. Testa a testa nell’altro collegio camerale di Torino, il più ostico per il centrosinistra perché contiene anche le circoscrizioni 5 e 6, cioè quella periferia Nord che già alle scorse amministrative aveva premiato il centrodestra. È anche il collegio in cui è candidata l’ex sindaca Chiara Appendino per i pentastellati anche se il suo valore aggiunto sembra marginale in una competizione che vede una corsa all’ultimo voto tra i deputati uscenti Stefano Lepri (Pd) e Augusta Montaruli (FdI). Quando sono state scrutinate 220 sezioni su 451 l’esponente dem è avanti di poche decine di preferenze.

Missione pressoché impossibile, invece, per Davide Gariglio in quella che un tempo era la cintura rossa di Torino e che in questa tornata – dopo aver premiato nel 2018 il M5s – si è voltata a destra, garantendo l’elezione alla leghista Elena Maccanti.  

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