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Il quartiere che non dimentica e organizza una fiaccolata

Ricorrenza / Sant'Albino

Sant'Albino ricorda i suoi abitanti deportati nei campi di concentramento

“La parola indifferenza è più grave della parola violenza”, così dichiara Liliana Segre. E il quartiere di Sant’Albino ha deciso di affidarsi alle parole della senatrice a vita che ha vissuto da bambina il dramma dei campi di concentramento per ricordare chi, dal quartiere, era stato deportato nei lager nazisti.

Un ricordo illuminato dalle fiaccole del corteo organizzato per sabato 11 febbraio per le vie del rione. Il ritrovo è fissato per le 18.30 al centro civico di via Mameli dove verranno distribuite le fiaccole e da dove inizierà la manifestazione. Durante il corteo – che attraverserà le vie Mameli, Marco d’Agrate, Alberto da Giussano, Francesco Ferrucci, Sant’Albino, piazzetta Marco d’Agrate per poi concludersi in piazza Pertini – verranno letti alcuni brani e suonato il silenzio.

Il giorno prima, venerdì 10 febbraio, dalle 9.30 alle 12 in piazzetta Marco d’Agrate verrà ripercorsa la drammatica esperienza umana di Luigi Montrasio, Eugenio Caiani e Giovanni Poli deportati da Sant’Albino nei campi di concentramento. Ricordi raccolti da Lorenzo Citterio e consegnati agli studenti della scuola Manzoni.

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