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Il vaccino anti Covid è pericoloso in gravidanza? Una metanalisi risponde

Il vaccino anti Covid è pericoloso per le donne durante la gravidanza? Questa è una domanda che si sono poste tantissime donne che stavano per avere – oppure avevano intenzione di avere – un figlio. Ecco finalmente che grazie ad uno studio è trapelata la verità.

Vaccino in gravidanza
Vaccino in gravidanza – Nanopress

Il vaccino anti Covid è davvero nocivo in gravidanza? Questo è stato un tema molto dibattuto nell’ultimo anno, ma dobbiamo ammettere che quello dei vaccini in generale lo è stato. C’è stato – e c’è tuttora – chi ha avuto dubbi sulla loro qualità, considerando il poco tempo a disposizione degli studiosi per metterlo a punto. C’è chi ha temuto che questi potessero causare danni superiori ai benefici. Ma c’è anche chi ha deciso scientemente di affidarsi alla medicina e basta. Ovviamente ci sono alcune categorie più “fragili”, che da un lato dovrebbero a maggior ragione vaccinarsi, dall’altro potrebbero risentire maggiormente di eventuali effetti collaterali. Tra queste non possiamo non citare le donne in gravidanza, di cui si è parlato tantissimo ma senza dire nulla di concreto. Una metanalisi ha finalmente chiarito come stanno davvero le cose.

Il vaccino è pericoloso in gravidanza?

Una metanalisi pubblicata su Jama Pediatrics ha chiarito finalmente se e quanto il vaccino contro il Covid possa essere pericoloso per le donna durante la gravidanza.

Questa analisi è innanzitutto il risultato di 9 studi. Sono state prese in esame più di 81.000 donne incinta, tutte vaccinate contro il Covid, insieme a circa 255.000 donne che invece non avevano fatto il vaccino.

Alla fine il risultato è stato chiarissimo: questo non ha alcun effetto negativo sulla gravidanza, in nessun senso. In sostanza, non è assolutamente associato a nascita prematura, necessità di ricorrere ad un cesareo d’urgenza ed emorragia postparto, parto prematuro, indice di Apgar basso.

Anzi, chi era vaccinato con due – tre dosi correva minore rischio di contrarre infezioni e di ricovero in terapia intensiva.

Il fatto è questo: come ha affermato Rossella Nappi, ginecologa, responsabile dell’Unità di Ostetricia e Ginecologia 2-PMA al Policlinico S. Matteo di Pavia, una donna incinta è più propensa a sviluppare infezioni in generale. Il suo sistema immunitario, infatti, da un lato è più fragile, dall’altro è ancora più forte.

Il vaccino quindi in questo caso può tutelare la salute della madre e del bambino, soprattutto durante il primo trimestre. E non solo, perché gli effetti benefici sono visibili anche dopo la nascita, soprattutto nel periodo dell’allattamento. Anzi, al contrario è il Covid che potrebbe portare a conseguenze a lungo termine nella donna, che potrebbero rendere più complessa anche la cura del bambino nei primissimi mesi di vita.

Anche la Sigo – Società italiana di Ginecologia e Ostetricia – ha deciso di intervenire sul tema del vaccino in gravidanza. La sua posizione è molto chiara: le donne incinta, oppure che vogliono avere un bambino nel breve termine, devono vaccinarsi senza pensarci troppo.

Vaccino in gravidanza
Vaccino in gravidanza – Nanopress

La società, infatti, ha espressamente detto: “Questa situazione e l’assenza di documenti ufficiali rappresenta un pericolo per la salute della donna e dei neonati. Il vaccino è sicuro, non esistono controindicazioni, al contrario non conosciamo le possibili complicanze nei feti delle donne contagiate”.

Il nesso con la fertilità

E per quanto riguarda la fertilità? C’è nesso con il vaccino? Diversi studi se ne sono occupati nel tempo. In particolare, uno pubblicato su Jama Network Open ed uno – italiano – pubblicato sulla rivista Frontiers in Public Health.

Il primo ha preso in esame 28 uomini cinesi tra i 28 e i 35 anni, mentre il secondo ha analizzato un gruppo di uomini che in cura presso centri specializzati di procreazione medicalmente assistita. In entrambi i casi, due studi diversi hanno portato alla medesima conclusione: non c’è alcun nesso tra vaccino e fertilità.

Anzi, anche in questo caso è il Covid a poter portare problemi, dal momento che l’infezione stessa altera la qualità del liquido seminale maschile, quindi bisognerà stabilire se ci saranno danni nel lungo periodo.