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Il voto delle elezioni visto dai ragazzi mantovani: «E adesso tocca a noi»

Il confronto sulla tornata elettorale organizzato della Rete degli studenti medi di Mantova  

MANTOVA. Dal centrosinistra «che non fa autocritica» neppure adesso alla «forza comunicativa» della Meloni passando per il populismo e il diritto di voto non garantito: un’analisi dettagliata e informata su quanto avvenuto in campagna arriva ancora una volta dai ragazzi. Tanti quelli riuniti ieri pomeriggio, in rappresentanza di quasi tutti gli istituti superiori della città, sul lungolago dalla Rete studenti medi di Mantova per un confronto sui motivi che hanno visto l’affermazione del centrodestra alle elezioni politiche di domenica e uno sguardo a quanto da oggi è possibile fare perché «adesso tocca a noi».

«Ci aspettavamo questo risultato elettorale – spiega Alberto Gostoli, coordinatore di Rete degli studenti medi Mantova – e oggi è importante analizzare come e perché il centrosinistra ha perso e, al tempo stesso, capire cosa ha funzionato nella campagna elettorale di Giorgia Meloni».

Populismo, utilizzo di un linguaggio semplice e diretto che ha fatto leva sull’aspetto emotivo; ma anche la forza trasmessa nei comizi dalla leader di Fratelli d’Italia ha inciso parecchio sul voto, secondo le opinioni dei ragazzi. «La destra ha fatto un grande lavoro di propaganda toccando temi più emotivi che politici e gestendo in modo efficace la comunicazione». La forza comunicativa di Meloni ha colpito di più rispetto all’attitudine mostrata dal Pd. «È stata la vittoria della leader di Fratelli d’Italia piuttosto che la vittoria della destra» commenta uno studente.

Sul Partito Democratico i ragazzi concordano che non sia ancora in grado di fare autocritica. «È stato il peggior fallimento di queste elezioni, la destra ha ottenuto molti voti grazie al Pd che non è stato in grado di conquistare la fiducia degli elettori; inoltre il partito non è pronto per fare autocritica, lo vediamo dai commenti a caldo post risultati elettorali in cui si è parlato del sistema di voto e delle mancate alleanze invece che analizzare i punti deboli interni».

Infine una riflessione sul diritto di voto. «In Italia, dal mio punto di vista, non è totalmente garantito – argomenta uno studente – perché, ad esempio, molti residenti all’estero hanno avuto difficoltà nel votare, gli studenti sarebbero dovuti rientrare in Italia e non sempre si è pensato a una soluzione per permettere di esercitare questo diritto alle persone in quarantena per Covid. Abbiamo un evidente problema di sistema». 

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