Contenuto sponsorizzato

L’incendio sarebbe partito dalla mansarda di un’abitazione per poi propagarsi agli altri edifici: due di questi risultano distrutti fra cui un immobile di proprietà Itea che però era abbandonato da tempo

CLES. Per tutta la notte i vigili del fuoco della Val di Non hanno monitorato la situazione dopo che in via Lampi era scoppiato un furioso incendio che ha coinvolto tre edifici. Le fiamme erano divampate nella notte fra sabato e domenica, i primi ad arrivare sul posto erano stati i vigili del fuoco di Cles coadiuvati in un secondo momento dai colleghi del distretto della Val di Non.

L’incendio sarebbe partito dalla mansarda (in particolare dalla canna fumaria) di un’abitazione per poi propagarsi agli altri edifici: due di questi risultano distrutti fra cui un immobile di proprietà Itea che però era abbandonato da tempo. Fortunatamente nel rogo non ci sono stati feriti gravi, un uomo è rimasto leggermente intossicato dopo aver provato a domare le fiamme mentre un vigili del fuoco è rimasto contuso durante le operazioni di spegnimento.

Per quanto riguarda le persone evacuate, tutte hanno trovato una soluzione almeno temporanea. Come spiega a il Dolomiti il sindaco di Cles, Ruggero Mucchi, ora il pericolo sono i crolli. “La copertura è andata completamente distrutta, mentre le murature sono pregne d’acqua – sottolinea – se dovessero esserci delle gelate il rischio di crolli sarebbe concreto, in particolare per l’edifico Itea”. Al momento i vigili del fuoco sono impegnati per la messa in sicurezza della struttura mentre l’amministrazione deciderà a breve come procedere.

“Per quanto riguarda le persone evacuate – prosegue il primo cittadino di Cles – alcune hanno trovato alloggio dai parenti mentre per un altro residente abbiamo messo a disposizione una struttura che potrà essere utilizzata per tutto l’inverno se necessario”.

Contenuto sponsorizzato

Contenuto sponsorizzato

Contenuto sponsorizzato

Contenuto sponsorizzato

Contenuto sponsorizzato

Contenuto sponsorizzato