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Iran, attacco di droni sventato contro un centro militare

Un attacco di droni  a uno dei complessi di officine del ministero della Difesa nella città centrale iraniana di Isfahan è stato sventato. A renderlo noto in un comunicato lo stesso ministero, aggiungendo che uno dei droni è stato colpito dal sistema di difesa antiaerea del complesso e altri due sono esplosi.

Il raid di ieri sera (alle 21 ora italiana), viene riferito, ha danneggiato solo parte del tetto di un’officina e non ha provocato vittime o danni alle attrezzature. Le attività delle officine continuano. Citando fonti ufficiali, la tv di stato iraniana Irib ha riferito che non ci sono stati feriti. Danni sono stati registrati al tetto dell’edificio. Il ministero iraniano ha affermato che uno dei droni è stato distrutto dal sistema di difesa antiaerea del sito, mentre gli altri due sono esplosi.
L’Iran ha diversi noti siti di ricerca nucleare nella regione di Isfahan, compreso un impianto di conversione dell’uranio. Nell’aprile 2022, Teheran ha annunciato di aver iniziato a produrre uranio arricchito al 60% nel sito di Natanz, avvicinandosi al 90% necessario per una bomba atomica. I negoziati per rilanciare l’accordo nucleare iraniano internazionale, noto con l’acronimo inglese Jcpoa e conclusi nel 2015 tra l’Iran da un lato, l’Unione Europea e le sei maggiori potenze dall’altro, sono in stallo dopo l’uscita unilaterale degli Stati Uniti nel 2018. Questo accordo mirava a impedire a Teheran di acquisire armi atomiche, obiettivo che l’Iran ha sempre negato di perseguire. Il programma nucleare iraniano è
stato l’obiettivo di numerose campagne di attacchi informatici, sabotaggi e omicidi mirati di scienziati.