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Iran, sparisce davvero la polizia morale?

Non c'è conferma ufficiale dal governo iraniano, ma c'è una dichiarazione del procuratore generale, l’ultraconservatore Mohammad Javad Montazeri ripresa dai media di tutto il mondo. «La polizia morale non ha niente a che fare con la magistratura, ed è stata abolita da chi l’ha creata» ha detto  sabato.

Ci sono state due immediate e opposte letture: una concessione reale dopo le manifestazioni degli ultimi mesi o una finta apertura con l'obiettivo di fermare le proteste, facendo comunque restare la repressione in forme diverse. La polizia morale è quella che ha arrestato, perché non portava il velo in modo corretto, Mahsa Amini, la cui morte ha fatto partire le proteste più di due mesi fa.  Ci sono stati 200 morti per le fonti ufficiali, le ong ne contano più del doppio. Nuove manifestazioni sono in corso.

Le dichiarazioni riportate dall’agenzia semi governativa Isna non hanno trovato riscontro nel ministero dell'Interno di Teheran. Non sono però neanche state smentite. Montazeri ha però specificato che la magistratura continuerà a vigilare sui comportamenti e sull'abbigliamento delle donne che resta importante.

Il procuratore ha detto che il Parlamento iraniano e il Consiglio Supremo della Rivoluzione Culturale starebbero esaminando la questione dell’hijab, il velo islamico. Non ha fornito dettagli e questo ha fatto pensare a un'apertura di facciata come credono gli oppositori del regime anche se un sondaggio dice che solo ik 37% degli iraniani è favorevole all'obbligo del velo.

«Dobbiamo vedere come funziona in pratica e cosa ne pensano gli iraniani», ha commentato il segretario di Stato Usa Antony Blinken. Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha parlato di «un atto di buona volontà ma solo un piccolo passo che non cambia la situazione di repressione inaccettabile».

Già in passato la polizia morale ha cambiato nome pur continuandoca esistwre in Iran. In Afghanistan i talebani hanno creato un ministero per la promozione della virtù e la repressione del vizio. Il concetto nasce dall’hisbah che è nel Corano: apprezzare ciò che è giusto e disprezzare ciò che è sbagliato per rendere migliore se stessi e il mondo. Fin dai tempi di Khomeini esiste, nel 1997 sono state introdotte per legge multe e frustate per chi non portava bene il velo.  La Gasht Ershad, la polizia morale attuale,  è nata nel 2006 con il presidente Ahmadinejad. Potrà cambiare nome, ma resterà con nuove forme di repressione.

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