Il vescovo di Caserta, Pietro Lagnese, torna sulla vicenda Jabil a pochi giorni dalla scadenza della cassa integrazione – martedì 31 gennaio – e dell’avvio dei licenziamenti decisi dalla multinazionale Usa per 190 dipendenti del sito di Marcianise (Caserta). Monsignor Lagnese si rivolge direttamente ai vertici della Jabil, ovvero all’amministratore delegato John Mahaz e al presidente Mark Mondello. A loro chiede “la sospensione dei licenziamenti e che si proceda, come suggerito dal Governo italiano, a richiedere un ulteriore periodo di cassa integrazione per valutare con attenzione soluzioni alternative”. Lagnese prova anche ad umanizzare la vicenda, e a toccare corde profonde dei dirigenti Usa. “Dietro questo numero, 190, ci sono i volti e le storie di persone che soffrono e, insieme alle loro famiglie, sono in pena e vivono momenti di agitazione. Si tratta di una situazione davvero difficile, anzi drammatica”.