Attraverso la musica e la recitazione, «Cimbalu d’amuri», che Anima Mea presenta in collaborazione con MusicaMente di Palermo, mira a ricreare l’atmosfera dell’Italia meridionale durante la dominazione spagnola con uno spettacolo frutto di una ricerca storica di Paolo Rigano, autore di un’indagine specifica sulle musiche italiane e spagnole del Sei-Settecento che, collegate da un testo del racconto «Canto perché l’amor non passa» di Gianfranco Perriera, vengono eseguite con gli affascinanti strumenti e la corretta prassi esecutiva dell’epoca dall’Arianna Art Ensemble.
Guidata dallo stesso Rigano, specialista di chitarra barocca, la formazione è composta da Debora Troìa (voce), Silvio Natoli (tiorba e colascione), Cinzia Guarino (clavicembalo) e Matteo Rabolini (percussioni), nella cui interpretazione si potranno ascoltare diversi anonimi accanto a musiche di tre compositori e chitarristi iberici attivi tra Diciassettesimo e Diciottesimo secolo, Gaspar Sanz, José Marin e Santiago De Murcia, oltre al clavicembalista napoletano Domenico Scarlatti, la cui carriera esplose proprio a Madrid.
Dunque, il concerto si propone di ripercorrere le relazioni tra Sud Italia e Spagna instaurate sin dal 1503 con l’ingresso delle truppe di Ferdinando il Cattolico, con il passaggio del Regno di Napoli alla corona d’Aragona e l’inizio dell’amministrazione spagnola, durata poi duecento anni. Il consolidarsi della dominazione in molte parti della nostra penisola, nonché il conseguente stabilirsi di viceré e governatori, di luogotenenti principeschi con tutto il loro seguito importato dal paese natio, generò uno scambio culturale e un flusso di artisti e musica tra i due territori. E queste due culture non solo erano accomunate dalla matrice cattolica, ma rappresentavano da secoli un baluardo stesso della cristianità. Inoltre, la dominazione iberica lasciò profondi segni linguistici, culturali e stilistici, come emerge guardando al repertorio delle danze e delle musiche popolari. Si verificò, infatti, un’ardita e affascinante operazione culturale che portò a una fusione degli elementi musicali della tradizione spagnola con i suoni e i colori siculo-napoletani, come questo concerto vuole mettere in luce.
Info biglietti e prenotazioni 353.4130148 e lamoroso.it/animamea.