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L'arte che ha ispirato 6 grandi registi

Ispirato al dipinto di Rembrandt Cena in Emmaus

Prima di iniziare qualsiasi progetto, il regista James Gray e il direttore della fotografia Darius Khondji visitano un museo. Per realizzare il loro terzo film insieme, nella città natale di Gray, New York, si sono recati al Metropolitan Museum of Art, dove Gray ha scelto il dipinto di Vermeer Una cameriera addormentata – che ritrae una donna appisolata a un tavolo, con il viso distolto dalla luce della stanza – come «il punto di riferimento» per l’atmosfera del loro film. Ma è il dipinto di Rembrandt Cena in Emmaus che il direttore della fotografia definisce «un fantasma amichevole» che ha ispirato tutto il film. Mentre cercava insieme a Gray le location a New York per girare il dramma familiare ambientato negli anni 80, fortemente ispirato all'infanzia di Gray stesso, «mi è tornato in mente questo dipinto di Rembrandt», racconta Khondji. «Mi sono ricordato la sensazione spettrale del personaggio che si staglia con una luce alle spalle, i toni ocra». Non viene ricreato direttamente il dipinto nel film, ma la sua essenza – le ombre, l'«inafferrabilità delle anime», come dice Gray – è presente nell’ossessione silenziosa che percorre la storia. – Katey Rich

Tár

Ispirato al documentario di Judy Collins e Jill Godmilow Antonia: A Portrait of the Woman
In Tár, quando la direttrice d'orchestra Lydia Tár (Cate Blanchett) si siede con Adam Gopnik del New Yorker per un'intervista sul palco, gli parla dell'innovativa direttrice d'orchestra degli anni 30 Antonia Brico, che «fu emarginata nel ruolo poco glamour di direttrice ospite». La storia di Brico ha avuto una forte influenza anche sullo scrittore e regista Todd Field, che cita il documentario del 1974 Antonia: A Portrait of the Woman del 1974 come fonte di ispirazione per Tár. Field, che non girava un film da 16 anni, si è riferito in particolare a un momento del documentario in cui a Brico, che per il resto sembra piuttosto stoica, viene chiesto che cosa significhi non poter dirigere non avendo un'orchestra con cui potere lavorare regolarmente. «Ha risposto, dice Field: "Sono una musicista, ma non ho un pianoforte e non ho un corno. Ho degli esseri umani, e senza di loro non posso esprimermi"», racconta Field. «È l'unico momento in cui si legge il dolore sul suo volto. Aveva bisogno di altre persone per essere una musicista». – Rebecca Ford 

Adam and Eve created by German Renaissance painter Lucas Cranach

Adam and Eve created by German Renaissance painter Lucas Cranach.From Getty Images. 

Buona fortuna a te, Leo Grande