Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

L'emozione e gli applausi, Maria Sole Ferrieri Caputi fa la storia

Una giornata particolare. Perche' a suo modo e' stata normale nonostante l'eccezionalità, dicono quanti l'hanno vissuta. Maria Sole Ferrieri Caputi ha fatto la storia della serie A, in un'ora e mezzo di arbitraggio, e lo ha fatto passando il suo esame personale al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Un piccolo test per lei, un grande passo per la parita' di genere, che arriva da uno degli sport piu' 'maschili' al mondo. La prima donna a dirigere una partita di serie A: non e' una novita' assoluta, nel calcio mondiale, dopo la Frappart in Champions o la Coppa Italia con squadre di A diretta dalla stessa Maria Sole. Ma è una svolta nel campionato degli insulti dagli spalti e dei veleni in campo.

"L'ho salutata come faccio con tutti gli arbitri: per me lei e un arbitro uomo sono la stessa cosa", il complimento piu' bello, a fine partita, dal tecnico del Sassuolo, Dionisi. Sassuolo-Salernitana è stata una partita facile, finita 5-0 per i neroverdi, ma c'erano i riflettori accesi sull'arbitro toscana, la prima donna a dirigere una partita di serie A. Lei non si è fatta abbagliare, con una direzione equilibrata, attenta e tutto sommato, aiutata dai calciatori, oltre che dall'andamento di una gara senza storia. Che l'ha vista comunque assegnare un rigore, concesso senza esitazioni ai padroni di casa in quel momento in vantaggio 1-0 e confermato a stretto giro dal Var, nonostante il contatto fosse di quelli leggeri che la tendenza arbitrale della squadra di Rocchi tenda ad evitare Alla 31enne livornese è toccata una partita di media importanza come Sassuolo-Salernitana, in uno stadio, quello di Reggio Emilia, notoriamente tranquillo. E così è stato oggi pomeriggio. Dopo la foto con i suoi due assistenti, Ranghetti e Vivenzi e il quarto ufficiale Chiffi, Maria Sole ha dato il via alle danze.

Il pubblico è apparso concentrato tutta sul tifo, con la curva, praticamente esaurita, che ospitava i tifosi campani, mentre molti bambini erano presenti in quella del Sassuolo. Non c'è stata un'accoglienza particolare o diversa da quella che avrebbe avuto un collega uomo. Primo tempo, molto tranquillo. Zero ammoniti, e pochi falli fischiati. Uno di questi, però, è stato molto importante, il rigore per il Sassuolo al 36' per un fallo di Maggiore su Ceide, quasi sul limite della linea di fondo. Ferrieri Caputi, ben posizionata, non ha avuto dubbi nell'indicare immediatamente il dischetto sotto la curva dei tifosi ospiti. Proteste inevitabili dei giocatori della Salernitana, che l'hanno circondata. Pochi minuti di attesa e la conferma dal Var. Un piccolo sollievo per l'arbitro: sbagliare la prima decisione importante nel giorno dell'esordio in A non sarebbe stato un buon inizio. Rigore a parte, gara corretta nel primo tempo.

L'arbitro è stato più che altro impegnata ad interrompere il gioco per accertarsi delle condizioni fisiche dei giocatori, finiti a terra dopo duri contrasti. Ha lasciato giocare, sempre vicina rispetto all'azione. Il primo fischio importante è stato quello che al 12' ha validato la rete del sassolese Laurientè. L'andamento della partita, decisamente a favore del Sassuolo, non ha scaldato troppo gli animi in campo, al punto che di vere proteste, rigore a parte, non ce ne sono state. Compito facile anche nel secondo tempo: al 12' la prima ammonizione a Vilhena per gioco scorretto su Frattesi, la seconda al 28' al sassolese Rogerio per fallo su Bonazzoli. E mentre il Sassuolo sommergeva di gol la Salernitana, per l'arbitro Maria Sole è stato facile facile portare a termine la partita. La prossima forse non sarà così semplice, ma già aver scalato la prima montagna senza sbavature non era scontato. "Complimenti a lei, ha fatto una buona partita. Sicuramente meglio della nostra...", il commento del tecnico della Salernitana, Nicola. E non era fair play sessista.