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L'Italia al Centrodestra, Fdi primo partito. Giorgia Meloni sarà la prima donna premier della Repubblica

Si conferma secondo partito il Pd che può vantare una crescita percentuale rispetto al 18,7% ottenuto dal Partito democratico targato Matteo Renzi nel 2018. Il M5s gioisce per il risultato, molto lontano dall'exploit del 2018 del 32,6%, ma vicino al 17% delle elezioni europee

L'Italia al Centrodestra, Fdi primo partito. Giorgia Meloni: 'Notte di orgoglio. Pronti a governare'

Il trionfo di Giorgia Meloni. Una vittoria che Meloni definì un "riscatto", non solo per le donne ma per la comunità della destra italiana: "Per decenni - ha detto prima del voto - c'è stata gente perbene che ha dovuto abbassare la testa, trattata come figli di un Dio minore". Forte di una maggioranza che potrebbe essere molto ampia, Meloni, classe 1977, si appresta a diventare la prima donna premier della storia della Repubblica. In precedenza solo Nilde Iotti ci andò vicina, quando, nel lontano 1987, ricevette un mandato esplorativo però senza successo.  Il centrodestra avanza verso una vittoria netta con una percentuale di coalizione tra il 42 e il 43% dove la parte del leone la fa Fratelli d'Italia che per il Senato consolida il suo boom intorno al 25%. 

Alle 2.30 della notte si è presentata acccolta dagli applausi davanti ai microfoni dell'Hotel Parco dei Principi quartier generale di Fratelli d'Italia.  "Faccio un rapido commento della giornata" rimandando "a lunedì tutte le valutazioni più profonde e complete visto che i dati sono ancora non definitivi. Però mi pare che dalle prime proiezioni si possa dire che dagli italiani arriva un'indicazione chiara per un governo di centrodestra a guida Fratelli d'Italia". "Sono rammaricata per i dati su astensionismo, ha proseguito. La sfida ora è tornare a far credere nelle istituzioni, troppi italiani ancora scelgono di non fidarsi. Bisogna ricostruire il rapporto tra stato e cittadini", che "non sono sudditi". Lo ha detto la leader di FdI Giorgia Meloni. "E' Il tempo in cui gli italiani potranno avere un governo che esce da una loro indicazione. E' stata una campagna elettorale violenta, sopra le righe che noi abbiamo subito, ma la situazione dell'Italia dell'Ue richiede ora il contributo di tutti".

"Non siamo a un punto di arrivo ma di partenza. Questo è il tempo della responsabilità, ha detto Giorgia Meloni, il tempo in cui se si vuole far parte della storia si deve capire quale responsabilità abbiamo verso decine di milioni di persone perchè l'Italia ha scelto noi e non la tradiremo come non l'abbiamo mai tradita". Che poi ha aggiunto che "se saremo chiamati a governare la nazione lo faremo per tutti, per unire un popolo esaltando ciò che unisce piuttosto che ciò che divide".

"Il fatto che Fdi sia primo partito significa tante cose per tanti di noi: questa è sicuramente per tanti di noi una notte di orgoglio, di riscatto, di lacrime, abbracci, sogni", ha detto con un filo di commozione. Meloni ha ricordato "le persone che non ci sono e che meritavano di vederla". "Però - ha osservato - quando sarà passata dovremo ricordarci che non siamo a un punto di arrivo ma di partenza e da domani dobbiamo dimostrare il nostro valore"

E potrebbe diventare, appunto, anche il primo Presidente del consiglio erede diretto della destra neofascista del Movimento Sociale Italiano portando la Fiamma a Palazzo Chigi. Inoltre, se il dato di FdI verrà confermato oltre il 20%, sbaraglierebbe il record di An, che nel 1996, raggiunse il 15,7%, il suo massimo storico. Le resterebbe da risolvere il rebus del governo, tenuto conto che non potrà che assecondare le sensibilità del Colle su alcune caselle cruciali, in sintonia con la Nato e l'Europa, come Esteri, Difesa ed Economia. Allo stesso tempo dovrà valutare anche le richieste dei suoi alleati.

Romana, con una figlia, da due anni Presidente dei Conservatori europei, politica a tutto tondo, è considerata molto vicina alle posizioni di Trump. La sua affermazione sarebbe un 'unicum' assoluto nella storia politica dei paesi fondatori dell'Ue e per molte cancellerie rappresenta uno shock. I suoi detrattori la definiscono "inadeguata a governare".

La stampa di mezzo mondo legge il voto come il ritorno del "fascismo in Italia", cent'anni dopo la Marcia su Roma. La sua proposta di "blocco navale" contro i migranti, la sua avversione all'adozione per i gay, il suo mantra "Dio, patria famiglia", le hanno causato fortissime critiche. Lei però replica chiamandosi "patriota", impegnata a "tutelare finalmente l'interesse nazionale", contro "la globalizzazione senza controllo", che distrugge "le comunità, i popoli, e i suoi valori identitari".

Poi c'è il nodo dei suoi rapporti molto stretti con i Paesi del gruppo di Visegrad, e in particolare con l'Ungheria di Orban, il cui governo è stato definito dal Parlamento europeo "una non democrazia". Lei si è sempre difesa ricordando che "non esiste una Europa di Serie A e una di Serie B". E' però consapevole che il nostro Paese, con il suo enorme debito pubblico, se non vuole rischiare di finire vittima della speculazione finanziaria non potrà trovare vie d'uscita fuori dal contesto europeo. In una intervista a Reuters, ha chiarito che intende rispettare i parametri di bilancio di Bruxelles e che non ci saranno "follie" sui conti. Detto questo, tenuto conto delle promesse elettorali della sua coalizione, pensiamo alla costosissima flat tax, Meloni sa benissimo che una volta premier ogni sua mossa sarà messa sotto la lente dei mercati.

Fratelli d'Italia è il primo partito in tutta Italia, ad eccezione di Sud e isole dove in testa c'è il Movimento 5 Stelle che a Napoli Fuorigrotta batte il suo ex capo Luigi Di Maio, sconfitto dall'ex ministro Sergio Costa. Giuseppe Conte può tirare un respiro di sollievo. "Ci davano per morti con sondaggi che a inizio campagna viaggiavano tra il 6 e l'8 per cento" commenta infatti a caldo il vicepresidente del M5s, Michele Gubitosa che esulta per la "rimonta". Dopo aver premesso di giudicare ancora con "prudenza" questi primi dati parla però di un "risultato importante". Ma il Movimento, che alle politiche del 2018 aveva raccolto oltre il 32% dei voti e alle successive europee, tuttavia, era sceso al 17%, è già pronto all'attacco del Pd che deve fare "mea culpa" per aver chiuso la porta al Movimento dice un altro vice di Conte, Riccardo Ricciardi. "Il centrodestra unito vince, si facciano una domanda" attaccano i 5 stelle.

Crolla la Lega con Matteo Salvini che dimezza i voti. E Forza Italia segna il suo record negativo a una cifra, anche se consola il successo alle regionali in Sicilia di Renato Schifani. Il partito di Matteo Salvini si appresta a scendere intorno  all'8,5% dimezzando di fatto quella leadership conquistata alle Politiche quattro anni fa con il 17%. Va peggio, in valore assoluto, agli azzurri che per la prima volta - tranne il dato dell'8,8% delle Europee del 2019 - perdono la doppia cifra, fermandosi all'8%.

Non solo Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia. C'è un altro grande vincitore delle elezioni 2022: l'astensione. Il dato sull'affluenza indica un calo di circa il 10% rispetto alle politiche del 2018, sotto il 64%. Vuol dire che più di un terzo degli italiani ha scelto di non votare. Un 36% della popolazione che, stando alla matematica, avrebbe anche potuto cambiare il risultato finale.

Da sottolineare che il dato nazionale va letto anche nella sua declinazione territoriale. Quando mancano solo alcune decine di seggi per avere i dati dell'affluenza definitiva alla Camera, l'affluenza si profila al top in Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Toscana, ben sopra la media nazionale. A fronte di una affluenza media del 63,73%, infatti, l'Emilia Romagna il Veneto e la Lombardia viaggiano sopra il 70% mentre la Toscana supera il 69%. Le regioni in cui l'affluenza è stata più bassa sono Calabria, Campania e Sardegna.