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L'Italia del basket per atleti con sindrome di Down è di nuovo campione del mondo

Tre volte campioni del mondo, due volte campioni d'Europa. Nell'isola portoghese di Madeira la nazionale italiana di pallacanestro, composta da atleti con sindrome di Down ha vinto il terzo mondiale consecutivo battendo in finale l’Ungheria per 36 a 12.

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«Abbiamo giocato molto bene e sono felice di essere riuscito a utilizzare tutti anche in finale» ha spiegato l'allenatore Giuliano Bufacchi parlando dei suoi ragazzi: Fabio Tomao, Alessandro Greco, Davide Paulis,miglior realizzatore, Andrea Rebichini, Alex Cesca, Francesco Leocata, Lorenzo Puliga e Chiara Vingione, unica donna del gruppo. Questa squadra ha vinto ogni competizione negli ultimi cinque anni: gli Europei nel 2017 e nel 2021  e i tre mondiali 2018, 2019 e ora 2022, un successo ottenuto vincendo tutte le partite.

Per il coach questa affermazione è la più bella «perché c’erano molte squadre di valore. Una grande soddisfazione e non potrei volere di più». La Fisdir, la federazione degli sport paralimpici intellettivo relazionali, ha eccellenze in altri sport, ma la pallacanestro è la punta di diamante. La stella fra le stelle è Davide Paulis, che gioca a Oristano, ha segnato in tutto 55 punti e 20 nella finale.

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«Un gruppo fantastico, devo ringraziare tutti per quello che hanno dato in campo e fuori» ha aggiunto l'allenatore che nella vita fa il tecnico informatico. Al Corriere della Sera racconta i festeggiamenti con un gelato e una passeggiata sul lungomare. «Siamo una squadra che fa del gruppo la sua forza. In questa edizione dei Mondiali non c’erano alcuni degli artefici dei successi precedenti, ma i nuovi sono stati altrettanto bravi. È il successo del gruppo e non dei singoli, come sempre».

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