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L'università in ginocchio. Aule sovraffollate e pioggia dai tetti: "Siamo tornati in presenza ma in due anni nulla è cambiato"

Col ritorno alla normalità, l’università italiana ripiomba nelle stesse problematiche che fronteggiava prima del Covid. Anzi, in alcuni casi la situazione sembra addirittura peggiorata. Aule sovraffollate, studenti costretti a seguire le lezioni seduti per terra e ambienti dove persino piove dentro. La denuncia arriva da Link-Coordinamento universitario che ha documentato alcune situazioni al limite della sicurezza e non solo. “Con l’inizio del nuovo anno accademico abbiamo visto – spiegano da Link – un completo ritorno alla didattica in presenza per la prima volta dall’inizio della pandemia. Tantissimi atenei del paese non sono stati preparati adeguatamente al ritorno in presenza di tutti gli studenti iscritti, con conseguenti disagi nell’accesso alla didattica”.

Scorrendo le foto scattate dagli stessi studenti costretti a contendersi il posto in aula alle prime ore dell’alba, ci si trova di fronte ad aule sovraffollate con decine di studenti accampati per terra intenti a prendere appunti con tablet e quaderni tradizionali. È accaduto alla statale di Milano, presso il dipartimento di Studi umanistici. Guardando il video ripreso da uno studente della facoltà di Filosofia, Scienze sociali, umane e della Formazione di Perugia la situazione non cambia molto: ragazzi in fila davanti la porta dell’aula perché all’interno non è più possibile accedere in quanto tutti i posti sono ormai occupati da diverse ore. Stesso discorso a Bologna, dove gli studenti hanno riscontrato sovraffollamento delle aule a Giurisprudenza, Lettere, Studi umanistici.

Mentre a Salerno un video fatto alla facoltà di Farmacia testimonia la pioggia all’interno di un corridoio con i pannelli del controsoffitto che si schiantano per terra distruggendosi in mille pezzi, mentre gli studenti provano a raggiungere le aule cercando di non scivolare sul pavimento completamente allagato. “L’intero dipartimento di Farmacia – raccontano gli studenti – ha rimandato le lezione. Invece a scienze politiche hanno dichiarato un'aula inagibile creando forti disagi le lezioni delle lauree magistrali. Da notare che in entrambi i palazzi erano stati svolti dei lavori proprio nell'ultimo anno”.

In queste condizioni è difficile seguire le lezioni. “Nelle ultime settimane – continuano da Link – molte università non stanno garantendo il normale svolgimento delle attività didattiche: tantissimi studenti non riescono fisicamente ad accedere in aule sovraffollate, ben oltre il limite della loro capienza, e sono quindi impossibilitati a frequentare le lezioni, nonostante molti corsi abbiano ancora l’obbligo di frequenza”. Per Virginia Mancarella, coordinatrice del sindacato studentesco “siamo di fronte a una grave violazione del diritto allo studio dovuta alla mancanza di accessibilità delle nostre università. Le carenze che stiamo vivendo oggi – prosegue – sono frutto di anni di definanziamento che hanno messo in ginocchio l’università pubblica, sottraendo fondi anche all’edilizia universitaria”.

Gli studenti, in vista della formazione del nuovo governo, inviano un messaggio chiaro al nuovo parlamento. “È necessario – ribadisce Mancarella – che la politica intervenga, con un’immediata messa a disposizione di spazi pubblici cittadini per le università. Contestualmente serve un investimento massiccio su tutto il comparto istruzione finalizzato a costruire soluzioni di lungo termine, senza il quale non sarà mai garantito un reale diritto allo studio. I nostri atenei – conclude – non riescono a garantire il diritto alla frequenza e il normale svolgimento delle attività didattiche e le aule strapiene sono un pericolo per la salute pubblica, che incrementa il rischio di diffusione del virus Covid-19”.