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La chiesa di Satana dietro le elezioni? Accuse assurde ma la gente ci crede | “Lula non ha mai parlato col diavolo”

E’ tempo di elezioni in Brasile e dopo il primo turno di votazioni che ha portato al ballottaggio tra Bolsonaro e Lula, anche le forze oscure scendono in campo per screditare l’avversario. 

In Brasile si stanno scontrando al momento due pezzi da 90 della politica indigena. Da una parte Luiz Inácio Lula da Silva, ex presidente di sinistra del Brasile dal 2003 e al 2011, dall’altra, invece, il presidente uscente di estrema destra Jair Bolsonaro che ha accentrato in questi anni molti poteri sulla sua persona, malgrado il Brasile sia da Costituzione una repubblica presidenziale federale.

Lula il satanista
Fonte: Facebook

Proprio per questo, il favorito di queste elezioni è stato Lula che ha basato la propria campagna elettorale sull’aumento dei fondi da destinare a programmi sociali, con una forte attenzione anche alla questione ambientale, profondamente ignorata da Bolsonaro che ha deforestato l’Amazzonia oltre il limite consentito. Tuttavia, i risultati delle elezioni di domenica hanno dimostrato come in realtà non ci fosse tutto questo distacco tra i due candidati.

Malgrado Lula abbia preso il 48,39% dei voti, non è stato sufficiente per vincere le elezioni al primo turno. Bolsonaro, infatti, ha raccolto il 43,23% delle preferenze, costrigendo il paese a tornare alle urne il prossimo 30 ottobre per il ballottaggio. In questo mese, quindi, se già la campagna elettorale di Bolsonaro nei confronti di Lula era stata abbastanza aggressiva – è stato definito dall’estrema destra comunista e ladro – potrebbe anche peggiorare.

Jair Bolsonaro
Fonte: Facebook

Il punto critico è proprio la religione. Lula, infatti, è stato definito una minaccia per le diverse confessioni religiose brasiliane. La chiesa evangelica pentacostale in Brasile è professata dal 30% della popolazione che ha votato Bolsonaro, lo stesso che nel 2019 decise di mettere a capo del ministero della Famiglia e dei Diritti umani la pastora Damares Alves, omofoba e antiabortista. Ma i sostenitori di Bolsonaro si stanno spingendo anche oltre sui social.

Lula e la Chiesa di Satana

Vicky Vanilla, tiktoker brasiliano dall’enorme seguito sui social, quasi un milione di follower, è un “maestro della Chiesa di Lucifero” e in un suo ultimo TikTok ha spiegato come “le forze del male si stiano unendo per far vincere le elezioni a Lula”. La clip è diventata subito virale ed è stata anche condivisa dai figli di Bolsonaro, che hanno voluto così screditare il leader del Partito dei lavoratori (Pt), definendolo indirettamente un satanista. Ma non solo.

Vicky Vanilla

In questo modo l’estrema destra ha voluto saldare l’elettorato evangelico e cattolico alle proprie convizioni, scoraggiando così qualsiasi tipo di apertura a sinistra. Sarebbe, infatti, impossibile per un praticante cattolico o evangelico votare un presidente che compie riti satanici. Nel concreto, a sostenerlo sarebbero le “chiese luciferine del Brasile, i segmenti satanisti, i satanisti teisti, i satanisti gnostici, il popolo della stregoneria naturale, il popolo wicca, e la magia draconiana”, spiega Vicky Vanilla.

Proprio per la rapida diffusione del video, il team che cura la comunicazione di Lula è dovuto ricorrere velocemente ai ripari: “Lula non ha patti né ha mai parlato con il diavolo. Chiunque diffonda il video è disonesto e abusa della buona fede delle persone. La verità è che Lula è cristiano, cattolico, cresimato, sposato e fedele. Non c’è alcuna relazione tra Lula e il satanismo”. E in una seconda clip, Vicky Vanilla ha dovuto chiarire come Lula non abbia “alcun legame con la sua casa spirituale”, accusando i figli di Bolsonaro di aver ripubblicato il video decontestualizzandolo volutamente.