La fine degli anni Sessanta e il senso di libertà impersonato dalle icone di quel tempo - da Marisa Berenson ad Angelica Huston, passando per Twiggy - riaffiorano in una nuova espressione couture, sperimentando la modernità di nuovi materiali e lavorazioni.
Innovative tecniche artigianali nobilitano materiali riciclati quali bio plastica, crinolina e techno georgette: sottoposte a processi di combustione, queste inedite materie prime assumono effetti 3D, dando forma a petali e fiori applicati a mano che compongono abiti, giacche, top e gonne.
Esclusive stampe dal sapore pop riattualizzano il flower power: proposte su seta e cotone, affiancano gli sculture dress floreali, suggerendo una commistione tra riproducibilità industriale e alta sartoria.
Maxi righe su crepon di seta trasparente percorrono in lunghezza abiti e kaftani, rivelando incroci e sovrapposizioni con le sottostanti stampe su satin.
Protagonista di collezione la jumpsuit, interpretata con varietà di tagli e volumi e proposta in preziose sete, crépon e plissé soleil. I fiori 3D tornano sugli accessori per conferire unicità a collane, spille e orecchini realizzati a mano.
Accenti urban tribal trovano conferma nelle imponenti collane a gorgera e nei maxi orecchini a cerchio, creati a partire da sottili fili di gomma colorati.
La palette colore è intensa, animata dai toni caldi dell'arancio, rosso, terracotta e senape accanto alle nuance fredde del verde smeraldo, turchese e glicine.
