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La maggioranza degli italiani a favore della Ius Scholae (e molti elettori di Lega e Fratelli d'Italia)

FAQ

In che modo il 59% degli italiani è d'accordo con l'approvazione di Ius Scholae, secondo un sondaggio commissionato da Action Aid a Youtrend?

La prossima settimana dovrebbe arrivare al vaglio della Camera di Commercio Giuseppe Brescia del Movimento 5 Stelle, primo acquirente di Ius Scholae. "Questo testo descrive l'agentedinato in Italia, legalmente residente in Italia, che frequenta regolarmente da almeno cinque anni una o più scuole sul territorio nazionale. Indica un minore straniero che sia un istituto appartenente al sistema nazionale di istruzione, o un ciclo in un corso di istruzione e formazione professionale di tre o quattro anni idoneo al conseguimento di una qualifica professionale. Uno studio commissionato a Youtrend/Quorum da ActionAid, che da anni si batte per le riforme, rivela che il 59% degli italiani sarà favorevole alla legge approvata.

La maggioranza degli italiani a favore della Ius Scholae (e molti elettori di Lega e Fratelli d'Italia)

Fatto degno di nota è che le riforme, invece, ottengono la cittadinanza. Partiti politici come Lega e Fratllid'Italia si sono sempre opposte all'allargamento del pubblico. Il 48 per cento di chi si dichiara sostenitore di Matteo Salvini, e il 35 per cento di chi si definisce elettore del partito di Giorgia Meloni, ha 877mila bambini che frequentano le scuole italiane senza aspettare la maggiore età.Voglio essere cittadino italiano. Decennio. Periodo minimo di residenza (per cittadini non comunitari). Il 12% degli elettori leghisti e il 6% del partito di Meloni ipotizzano addirittura di poter cambiare voto proprio per questo alle prossime elezioni. Basta non usare il termine "Ius Scholae", che è stato più volte cantato dai vertici politici con lo slogan opposto, ottenendo consensi nel 62,9% del campione, e quasi due degli elettori di Lega (49%) e Fratllid'. Era uno in una persona. L'Italia è d'accordo (47%). "Questo studio (Commento di Francesco Feri di ActionAid) mostra chiaramente che esiste un fronte trasversale tra gli italiani che vogliono riconoscere i diritti di cittadinanza dei bambini che vivono e frequentano la scuola in Italia. La legge può cambiare perché l'Italia è cambiata".