«La vicinanza ai cittadini è nel Dna dei carabinieri»: ecco il nuovo comandante di Mantova

MANTOVA. Da Bari, centro nevralgico di una terra frustata dalla criminalità organizzata, a Mantova, cittadina che dopo aver subito i colpi sotto la cintura della cosca di ’ndrangheta di Grande Aracri, negli ultimi tempi ha visto un allarme sicurezza sia nel centro storico che nell’hinterland.

Si è presentato ufficialmente stamattina (30 settembre) il colonnello Vincenzo Di Stefano, nuovo comandante provinciale dei carabinieri che prende il posto di Antonino Minutoli.

Alle sue dipendenze i 4 comandi delle compagnie di Mantova, Castiglione delle Stiviere, Gonzaga e Viadana e le 41 stazioni dell’Arma, distribuite in tutto il territorio della provincia, oltre al reparto operativo con nucleo investigativo e nucleo Informativo.

Di origini siciliane, sposato e con due figlie di 10 e 13 anni, si è laureato in Giurisprudenza e in Scienze della Sicurezza interna ed esterna. Ha iniziato la sua carriera, dopo l’Accademia Militare di Modena,come comandante di compagnia del Battaglione Allievi Carabinieri di Reggio Calabria. Dal 2002 al 2004, ha comandato il Nucleo operativo e radiomobile di Reggio Calabria, quindi, con il grado di capitano, dal 2004 al 2007, la compagnia di Salsomaggiore Terme e, dal 2007 al 2011, la compagnia di Monreale. È approdato, quindi, al comando generale dei carabinieri. Infine nel settembre del 2020 ha assunto il Comando del Reparto Operativo di Bari da dove arriva a Mantova.

Una realtà molto differente, che però il nuovo comandante pensa di poter affrontare con la stessa “ricetta”: la prossimità.

«La vicinanza ai cittadini è da sempre nel Dna dei carabinieri che hanno anche la funzione di rassicurazione sociale» ha detto durante l’incontro con la stampa locale. «Credo molto nel lavoro di squadra e nel valore della sinergia con le altre forze di polizia».