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Le Borse di oggi, 2 febbraio. Riflettori dei mercati puntati sulla Bce, in arrivo un nuovo rialzo dei tassi di 50 punti

MILANO - Partenza al rialzo per le Borse europee in una giornata che guarda prevalentemente a questo pomeriggio, quando la Bce comunicherà l'entità del nuovo rialzo dei tassi. Se i mercati danno ormai per scontato un ritocco all'insù di 50 punti, dalla presidente Lagarde si attendono invece indicazioni sulle mosse dei prossimi mesi, visti anche i recenti rallentamenti dell'inflazione in Europa. Poche ripercussioni invece dall'intervento di ieri della Fed, che come ampiamente atteso ha alzato i tassi di un ulteriore 0,25%, ai massimi dal 2007, con il presidente Powell che ha escluso tagli già a partire da quest'anno.

In Asia, con l'India ancora terremotata dalla crollo del gruppo Adani - che oggi ha lasciato indietro un altro 10% - gli indici chiudono in ordine sparso. Segno più per Tokyo, con il Nikkei che si ferma a +0,2%,

Le Borse Ue aprono in rialzo nel giorno della Bce

Apertura positiva per le Borse europee nel giorno della Bce sui tassi e all'indomani della decisione della Fed che senza sorprese li ha alzati dello 0,25%. Milano segna un rialzo di mezzo punto percentuale nelle prime battute. Tra i singoli titoli occhi su Tim, che ha confermato l'offerta "non vincolante" di Kkr per la rete.

Adani crolla ancora in India

In India il titolo del gruppo Adani è precipitato del 10% in avvio di contrattazioni questa mattina, dopo l'annullamento di una vendita di azioni da 2,4 miliardi di dollari. In pochi giorni Adani ha bruciato oltre 100 miliardi di dollari di capitalizzazione e il selloff non accenna ad arrestarsi.

Lo spread apre in calo

Lo spread tra Btp e Bund apre in calo a 193 punti, rispetto ai 200 punti della chiusura di ieri. In flessione anche il rendimento del decennale italiano che si attesta al 4,21%, con un calo di 7 punti base rispetto alla seduta predecente.

L'euro si rafforza dopo la Fed

L'euro si rafforza sul dollaro dopo la decisione della Fed di alzare i tassi di soli 25 punti base e in attesa del verdetto della Bce. Il biglietto verde è crollato dopo le parole del presidente Jerome Powell che ha parlato di progressi nel contenere la spinta inflazionistica. Le sue parole sono state prese come un messaggio di "ammorbidimento" rispetto ai mesi scorsi, quando gli aumenti dei tassi sono stati molto più rapidi e robusti.

La moneta unica passa di mano a 1,1014 dollari e arretra leggermente a 141,60 yen. Rispetto a un paniere di valute, l'indice del dollaro statunitense è sceso a un nuovo minimo di nove mesi, 100,80, mentre l'ultima flessione è stata dello 0,07% a 100,88, dopo aver chiuso in ribasso di oltre l'1% ieri. La divisa giapponese si rafforza nei confrondi del biglietto verde a 128,57.