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Le Borse di oggi, 26 settembre. Salgono spread e rendimenti Btp dopo il voto italiano: differenziale al top da maggio 2020

MILANO - Dopo il voto italiano, con il successo massiccio della coalizione di centrodestra e l'affermazione di Fratelli d'Italia, lo spread tra Btp e Bund tedeschi, termometro dell'affibilità che i mercati attribuiscono all'Italia, si amplia fino a 236 puti base. Ancor più sale il rendimento del decennale tricolore, portandosi al 4,46% sulla piattaforma Bloomberg (massimi dal 2013) e crescendo così di oltre 10 punti base. E' un movimento contenuto, ma doppio rispetto all'allargamento degli altri differenziali periferici, segnale che la sterzata a destra del Paese non lascia indifferente il mercato. Gli osservatori, in ogni caso, predicano cautela: Unicredit parla a caldo una "reazione contenuta sui mercati in termini di spread sui Btp nel breve periodo dato che il risultato delle elezioni è ampiamente in linea con i sondaggi. Restiamo del parere che lo spread resti intorno ai 250 punti base fino a fine anno: ci aspettiamo che il presidente Mattarella dia al centro-destra l'incarico di formare un nuovo governo e che Giorgia Meloni sia la candidata premier".

Discorso diverso per Piazza Affari. La Borsa di Milano è partita in sordina, poi ha indossato la maglia rosa con un rialzo superiore al punto percentuale. Poi ha ridotto le marce, quindi è tornata a rafforzarsi nel finale anche grazie al recuepero di Wall Street.

Sono comunque i timori di recessione e le mosse delle banche centrali ad alimentare le preoccupazioni degli investitori. Tra le valute l'euro crolla ancora e scende poco sopra 0,96 dollari. Va a picco la sterlina: i timori sulla stabilità fiscale dopo il maxi taglio delle tasse varato dal governo spingono la divisa britannica a un minimo storico di 1,0384.

Chiusura debole per l'euro, vicino ai minimi da 22 anni

L'euro ha chiuso in calo contro il dollaro sui minimi da 22 anni, indebolito dai timori di recessione nell'Eurozona. Il cambio si è attestato in zona 0,9650 dopo aver toccato un picco negativo di 0,9569. In forte calo la sterlina che è scivolata fino al minimo storico di 1,0384 in Asia, prima di recuperare parzialmente terreno appena sopra quota 1,08. Sui mercati pesa la paura che il piano di taglio delle tasse varato dal governo di Liz Truss possa far deragliare i conti britannici. Anche lo yen ha perso terreno nei confronti del dollaro a circa 144,30.

Le Borse migliorano sul finale. Milano in testa

Migliorano le Borse europee sul finale di seduta, con Wall Street che recupera la parità grazie al rimbalzo delle azioni tecnologiche. Milano torna a essere la migliore della truppa Ue e sale di oltre l'1% a poche battute dalla chiusura degli scambi. Segno "più" anche sulle altre principali: Londra +0,3%, Francoforte +0,25%, Parigi +0,5%.

Il petrolio vira in rialzo dopo i minimi da nove mesi

Il prezzo del petrolio vira in rialzo dopo aver toccato il minimo da 9 mesi sulla scia dei timori per un imminente recessione globale e del rafforzamento del dollaro.

Il contratto future sul Brent sale dell'1,03% a 87,070 dollari al barile, dopo essere scivolato fino a quota 84,51 dollari. Il Wti avanza invece dell'1,51% a 79,93 dolalri, dopo aver raggiunto un minimo di 77,21 dollari.

S&P taglia le stime dell'Italia a -0,1% nel 2023

S&P Global ha tagliato le stime del Pil italiano del 2023 al -0,1% dal +2,1% della precedente previsione. E' quanto si legge in un rapporto in cui si evidenzia invece un rialzo della crescita per l'anno in corso al 3,4% dal 3,1%. L'inflazione si attesterà al 7,8% nel 2022 e al 4,3% nel 2023 mentre il tasso di disoccupazione sale dall'8,3% di quest'anno all'8,6% del 2023.

La sforbiciata alle stime riguarda tutta l'Eurozona. Per S&P Global "è imminente un netto rallentamento della crescita dell'eurozona", con "due o tre trimestri di attività debole o addirittura in calo", a causa di "un deterioramento senza precedenti delle condizioni di commercio" che "ha spinto l'inflazione a livelli record e la fiducia ai minimi storici". L'agenzia di rating ha tagliato le previsioni di crescita dell'Eurozona nel 2023 dall'1,9% allo 0,3%, rivedendo però al rialzo dal 2,6% al 3,1% quelle per quest'anno. Per quanto riguarda l'Italia il Pil 2022 è rivisto al 3,4%, dal 3,1% della precedente previsione, mentre nel 2023 viene tagliato dal +2,1% al -0,1%.

Borse Ue deboli, Milano torna a rafforzarsi

Prosegue nel segno della volatilità la giornata delle Borse europee. A metà seduta Milano torna a guadagnare lo 0,8%, mentre le altre sono deboli: Londra perde lo 0,8%, Francoforte lo 0,05% e Parigi lo 0,1%.

In un commento di Mfs Invest Management sulle elezioni italiane si legge che "nonostante uno scontro con l'Unione Europea non sia imminente (Meloni ha già addolcito il suo tono anti-Ue durante la campagna elettorale), vediamo ancora rischi per la stabilità fiscale nel medio termine. Meloni dovrà fare alcune concessioni ai suoi alleati che hanno promesso tagli alle tasse (Lega) e aumenti delle pensioni (Forza Italia) e dovrà affrontare una situazione difficile poiché il rallentamento della crescita e la necessità di fornire qualche stimolo fiscale (come da manifesto della coalizione) indeboliranno la riconvergenza del debito italiano".

La Borsa di Mosca crolla del 10%, ai minimi da inizio guerra

La Borsa di Mosca crolla penalizzata dalla prospettiva di un aumento del rischio di ulteriori sanzioni occidentali dopo l'escalation del conflitto in Ucraina. L'indice Moex lascia sul terreno oltre il 10%, scivolando al livello più basso dall'avvio dell'offensiva contro Kiev.

Borse Ue volatili, ora girano in rosso

Prosegue nel segno della volatilità la mattinata delle Borse europee. Dopo essere arrivato a guadagnare oltre un punto percentuale all'indomani di elezioni politiche che sembrano decretare la nascita di una maggioranza parlamentare solida, il Ftse mib è tornato vicino sulla parità e segna ora +0,09%. In rosso gli altri indici continentali, con Francoforte a -0,59%, Parigi a -0,71%, Amsterdam a -0,46% e Londra a -0,69%. Gli investitori continuano a monitorare i rischi di recessione dopo che in Germania l'indice Ifo sul sentiment delle aziende è sceso più del previsto in settembre e fanno i conti con un dollaro in deciso rafforzamento.

Piazza Affari perde quota, torna sulla parità

Mercato azionario in rallentamento nella mattinata, con l'indice Ftse Mib che vede limato il rialzo e segna ora +0,17% a 21.103 punti. Rimane il margine rispetto alle altre borse europee, che sono passate in negativo. Gli investitori sono nel complesso guardinghi, stretti tra i segnali di prossima recessione, che si ripercuotono anche sul prezzo delle materie prime, e gli scossoni del mercato valutario. Il ribasso colpisce proprio i titoli dell'energia, con Enel -2,5%, Eni -0,6%, Snam -0,6%, Terna -0,9%, Hera -1,1%. Resta positiva Tim con un +3,8%, bene Stm (+1%), balzo di Moncler a +3,3%. Bene Nexi, Iveco, Ferrari, Cnh. Nella finanza bene il risparmio gestito, misti i bancari.

Milano ancora sopra il +1%, in evidenza Tim

La Borsa di Milano prosegue in rialzo la seduta con il Ftse Mib che sale dell'1,09% a 21.297 punti, in controtendenza rispetto alle altre Borse europee su cui pesano i timori di una recessione. In evidenza Tim che rimbalza del 7% e le banche che attirano ordini d'acquisto. Finecobank sale del 4,93%, Banca Mediolanum del 3,3%, Nexi del 2,7%, Banca Generali del 2,97 per cento. Su scudi anche Moncler (+3,7%).

Borse Ue piatte a metà mattina

Apertura di settimana finora relativamente piatta per le Borse europee. Il Cac di Parigi guadagna lo 0,19% a 5.794,56 punti, il Dax tedesco avanza dello 0,22% a 12.311,47 punti. Segno positivo anche per il Ftse 100 di Londra in rialzo dello 0,04% a 7.020,35 punti, mentre l'Ibex di Madrid è in negativo, e lascia in questo momento sul terreno lo 0,44% a 7.550,28 punti.

In calo il prezzo del gas

Prezzo del gas in calo a 171 euro al megawattora in questo momento all'hub di riferimento olandese di Amsterdam. La quotazione al Ttf registra un ribasso del 7,81% rispetto alla chiusura precedente.

Sterlina ai minimi, Labour accusa Truss

L'opposizione laburista nel Regno Unito accusa il governo conservatore guidato da Liz Truss per la caduta della sterlina, ai minimi storici sul dollaro, puntando il dito contro i massicci tagli fiscali annunciati la scorsa settimana con la mini-manovra e la promessa di portarne avanti altri nonostante l'allarme recessione nel Paese. Secondo la ministra del Tesoro ombra del Labour, Rachel Reeves, le dichiarazioni fatte ieri dal cancelliere dello Scacchiere Kwasi Kwarteng di ulteriori riduzioni fiscali "hanno gettato benzina sul fuoco" favorendo la rapida perdita di valore delle ultime ore. E ha aggiunto che l'esecutivo Tory sta "scommettendo" tutti i soldi dei britannici. Mentre da parte del governo non ci sono commenti per quanto sta accadendo sui mercati, gli analisti sono molto preoccupati e c'è chi, come Capital Economics, chiede un intervento immediato della Bank of England con un consistente rialzo dei tassi di interesse.

Elezioni, Janus Henderson: "Esito atteso, mercato guarda a Pnrr"

Il risultato delle elezioni è quello "che il mercato si aspettava e potrebbe esserci un modesto vantaggio nelle sfumature del risultato. Tuttavia, il mercato si aspetta che anche un governo di destra non possa permettersi di buttare all'aria l'attuale Piano di ripresa e resilienza che è alla base dell'accesso dell'Italia ai sostanziosi fondi Next Generation EU, ipotesi che potrebbe essere messa alla prova nei prossimi giorni e con essa lo spread tra i rendimenti dei titoli di Stato italiani e tedeschi". Lo afferma Andy Mulliner, di Janus Henderson, commentando l'esito del voto.

Per l'esperto, la delusione della Lega è un'inversione di tendenza rispetto a "quando la Lega era il partito più popolare in Italia secondo i sondaggi, e a sua volta ridimensiona la probabilità che Salvini e la sua politica siano così dominanti nel definire il tono politico come ci si sarebbe potuto aspettare. Questo è un dato relativamente positivo per i mercati, vista la retorica storicamente incendiaria di Salvini e, più pertinentemente, le sue recenti richieste di massicci stimoli fiscali".

Vince il centrodestra ma è debacle Lega: musi lunghi, bocche chiuse e umore a terra nel partito di Salvini

Fiducia ancora in calo per le imprese tedesche, Ifo scende

Ancora in calo la fiducia delle imprese in Germania. A settembre l'indice Ifo si attesta a 84,3 rispetto a 88,6 di agosto. La flessione è superiore alle attese degli analisti finanziari che prevedevano un calo dell'Ifo a 87.

Chiusura in calo sulle Borse asiatiche

Le Borse asiatiche chiudono in calo la prima seduta della settimana, appesantite dalla debacle di venerdì sui mercati finanziari mondiali a fronte delle politiche monetarie più restrittive e dei rinnovati timori di recessione.

A Tokyo il Nikkei perde il 2,66% a 26.431,55 punti dopo che i dati hanno mostrato che l'attività industriale giapponese è scesa ai minimi da 20 mesi; il Topix cala del 2,71% a 1.864,28 punti. Male anche le piazze cinesi, con Shanghai che cede lo 0,20% a 3.051,23 punti e Shenzhen in calo dello 0,4% a 10.962,56 punti. Hong Kong termina a -0,37% a 17.866,50 punti.

Borse Ue, Milano la migliore. Poco mosse le altre

Le Borse europee, all'indomani del voto in Italia che vede l'affermazione del centrodestra, procedono volatili e intorno alla parità. Milano si conferma la migliore. A Francoforte il Dax segna +0,01% dopo l'indice Ifo che a settembre è crollato oltre le attese, ai minimi da maggio 2020.
Anche a Parigi il Cac 40 è piatto (+0,04%). A Londra l'Ftse 100 si attesta a -0,03%.

A Piazza Affari, l'indice Ftse Mib segna +1,37% a 21.356 punti, mantenendo un vantaggio rispetto alle altre borse europee anch'esse in positivo. Tra le blue chip spicca il balzo di Tim con un +5,8%. bene i finanziari, con le banche guidate da Intesa (+2,7%), Bper e Bpm sopra il 2%. Fineco sale del 4,2%, bene anche gli altri titoli del risparmio gestito. Restano deboli i titoli dell'energia con Enel -0,8%, Eni -0,4%. Bene Moncler a +4,1%, Mfe sale del 4,1% alla notizia dell'offerta in cordata con Niel per l'emittente francese M6.

Borse europee positive

Il giorno dopo le elezioni politiche in Italia, le principali Borse europee aprono la prima seduta della settima in territorio positivo. A Milano, Piazza Affari segna +0,60% con il Ftse Mib a 21.194 punti. Anche Londra apre le contrattazioni in rialzo (+0,54%). Parigi, pur vicina alla parità, segna +0,04%. Solo Francoforte cala dello 0,11%.

Prezzo del petrolio ancora in calo

Il prezzo del petrolio cala ancora, con gli investitori che anno rivalutato le prospettive della domanda globale, mentre i prezzi più deboli hanno suscitato speculazioni secondo cui l'Opec+ potrebbe considerare d'intervenire nuovamente sui mercati del greggio. Il Wti perde l'1,30% a 77,70 dollari al barile, il Brent cede lo 0,65% a 84,91 dollari al barile.

Gas in calo ads Amsterdam

Apertura in calo per il prezzo del gas, mentre restano i timori per la guerra in Ucraina e si addensano le nubi di una recessione economica globale. Ad Amsterdam le quotazioni scendono a 183 euro al megawattora, con una flessione dell'1,3%.