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Le Borse di oggi, 28 settembre. Super-dollaro e Fed pesano sui mercati. Euro a nuovi minimi

MILANO - "Allacciate le cinture", si suol dire sui mercati quando la volatilità cresce e si prospettano forti ribassi. Sembra questo il caso della giornata odierna delle borse, con il dollaro ancora a rafforzarsi sui persistenti timori di recessione e sul fatto che la Casa Bianca ha escluso un accordo globale in stile anni Ottanta per contenere la forza schiacciante del biglietto verde. L'euro registra nuovi minimi, lo stesso accade per lo yuan sugli scambi offshore.

A pesare sugli investitori c'è sempre, poi, il timore di nuove strette da parte delle Banche centrali, con i governatori della Fed - ieri è stata la volta di Bullard ed Evans - ad anticipare ulteriori rialzi convinti dei tassi. Anche Lagarde (Bce) tiene il punto e spiega che i mancati rialzi farebbero danni economici maggiori. E non a caso il rendimento dei Treasury americani sale per la prima volta dal 2010 sopra il 4%. Come non bastasse, gli operatori citano anche le preoccupazioni legate al conflitto ucraino, dopo che i filorussi hanno dichiarato la vittoria nei referendum per l'annessione dei territori occupati, e la nuova impennata del gas legata invece al probabile sabotaggio dei tubi del Nord Stream: il prezzo ad Amsterdam schizza sopra 200 euro al mWh.

Con questi temi sul tavolo, le Borse europee ampliano i ribassi dell'apertura e quelle asiatiche chiudono in profondo rosso. La tensione globale per i titoli di Stato è acuita, in Italia, dall'attesa per le prime mosse del governo di centrodestra: lo spread, dopo la fiammata della vigilia, si conferma sopra i 250 punti col rendimento intorno al 4,8%, massimi dal 2013.

Le Borse Ue ampliano i ribassi, Hong Kong crolla nel finale

Le Borse europee ampliano i cali rispetto all'avvio: Londra perde l'1,7%, Francoforte l'1,35%, Parigi cala dell'1,11% e Milano dell'1,45%. L'indice di borsa europeo Stoxx 600 ha raggiunto nuovi minimi da due anni, come anche il Dax di Francoforte.

In Asia le chiusure sono state in forte ribasso, in particolare per la borsa di Hong Kong, peggiorata nell'ultima ora di contrattazioni. L'indice Hang Seng segna un conclusivo -3,41% a 17.250,88 punti, con aziende tecnologiche e immobiliari tra i titoli più colpiti. Pesano i timori di recessione e le nuove tensioni sul fronte ucraino dopo il referendum circa l'annessione dei territori occupati. In Cina, lo Shanghai Composite Index ha perso l'1,58% a 3.045,07 punti, mentre lo Shenzhen Composite Index sulla seconda borsa cinese ha perso il 2,57% a 1.938,26. Tra gli altri mercati, Taiwan ha perso il 2,61%, mentre Seul con l'indcie Kospi segna un -2,45% finale.

Bce, Lagarde conferma la linea sui tassi: "Senza rialzi danni più gravi"

"La Bce deve agire per riportare l'inflazione al suo obiettivo che non è ridurre la crescita o causare una recessione, ma la stabilità dei prezzi. E dobbiamo farlo, altrimenti ci sarà un danno per l'economia ancora maggiore". Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde durante un dibattito organizzato dall'Atlantic Council al Frankfurt Forum, spiegando che il ritmo del rialzo dei tassi sarà determinato "di volta in volta" nelle riunioni della Bce.

Borse Ue, avvio in forte calo: Francoforte -1%, Milano -0,9%. Spread sopra 250

Avvio in rosso sulle Borse del Vecchio continente, con Milano che perde lo 0,9% e Francoforte l'1%.

Lo spread Btp-Bund si mantiene sopra quota 250. Il differenziale è sempre ai massimi dalla primavera del 2020 mentre il rendimento del decennale italiano aggiorna i record da settembre 2013. In particolare, il differenziale di rendimento tra il Btp decennale benchmark (isin it0005494239) e il pari scadenza tedesco, ha aperto a 253 punti base, due in più rispetto al closing di ieri a 251 punti base. In crescita anche il rendimento del Btp decennale benchmark, che tocca a inizio giornata quota 4,81%, dal 4,75% di ieri, al top da settembre 2013.

Mfe (Mediaset), ricavi in tenuta nel semestre. Confermati obiettivi 2022

Nel primo semestre dell'anno Mfe-Mediaset ha registrato ricavi netti consolidati a 1.388,5 milioni rispetto ai 1.387,2 milioni del primo semestre 2021. In Italia i ricavi sono saliti a 974,6 milioni rispetto ai 963,7 milioni precedenti con una crescita dell'1,1%. Il risultato netto consolidato è positivo per 84,6 milioni. Nello stesso periodo dell'esercizio precedente l'utile ammontava a 226,7 milioni anche per effetto della plusvalenza di 86,7 milioni generata dalla partecipata EI Towers attraverso la cessione di Towertel. L'indebitamento finanziario netto è a 630,7 milioni rispetto agli 869,2 milioni di inizio periodo.

Per quel che riguarda la chiusura dell'anno, Mfe "conferma l'obiettivo di conseguire per l'esercizio 2022 risultati economici e una generazione di cassa caratteristica (free cash flow) ancora positivi", rimarcando "pur nell'attuale contesto" e "grazie al solido posizionamento editoriale, alla considerevole quota detenuta nel mercato pubblicitario e alla capacità di adeguare tempestivamente i costi all'andamento della raccolta pubblicitaria".

Il gas schizza a 205 euro ad Amsterdam

I futures sul gas schizzano a 205 euro al megawattora alla Borsa di Amsterdam. Un rialzo in avvio di seduta già oltre il 10%, mentre l'Europa indaga sulle misteriose perdite del Nord Stream. Gli incidenti non hanno alcun impatto sulla fornitura di gas in Europa perché i collegamenti non sono attualmente in uso ma creano ugualmente tensioni sui mercati dell'energia.

Spread sotto 250, il rendimento dei Treasury sopra il 4%

Lo spread tra Btp e Bund ritorna, in avvio di scambi sul mercato obbligazionario, sotto quota 250. Il differenziale tra il decennale italiano e tedesco è di 248,9 punti ma il rendimento del Btp resta sempre al 4,7 per cento. Gli analisti peraltro si attendono che i rendimenti continueranno a crescere nei prossimi tre mesi, poiché i dati sull'inflazione elevata continuano ad aumentare e le banche centrali inaspriscono ulteriormente le politiche monetarie.

Volano intanto i rendimenti dei titoli di Stato statunitensi a 10 anni, saliti per la prima volta in 12 anni al di sopra del 4%. Il tasso su Treasury bond di riferimento negli Stati Uniti è balzato di sei punti base, toccando - riferisce Bloomberg - il massimo dall'aprile del 2010.

Yuan, nuovi minimi col dollaro sugli scambi offshore. Banca centrale avvisata

Lo yuan cinese ha toccato un minimo storico contro il dollaro nel commercio offshore mercoledì, nonostante i recenti sforzi della banca centrale del paese per sostenere la valuta. Lo yuan offshore - che circola al di fuori della Cina continentale ed è più liberamente scambiato rispetto alla valuta nel mercato interno - mercoledì è sceso a 7,2386 contro il dollaro, secondo Bloomberg. Questo è il livello più basso da quando le banche di compensazione a Hong Kong hanno ricevuto il via libera per aprire conti in renminbi nel 2010.

I rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve e le aspettative di ulteriori aumenti per combattere l'inflazione hanno premiato il dollaro su tutte le principali valute. Lo yuan onshore, che non è liberamente convertibile e limitato a un intervallo di oscillazione del 2% rispetto a una parità centrale fissata ogni giorno, ha toccato un minimo intraday a 7,2297 per dollaro. Il deprezzamento arriva nonostante i recenti sforzi della Banca centrale cinese per proteggere il valore della valuta senza intervenire direttamente, inclusa la decisione di aumentare il coefficiente di riserva per il rischio di cambio. La mossa, annunciata lunedì dalla Banca popolare cinese, rende di fatto più costoso per le istituzioni finanziarie vendere yuan e acquistare dollari. Il deprezzamento dello yuan potrebbe significare che "la Banca centrale dovrà almeno prestare più attenzione rispetto al passato" per bilanciare lo stimolo interno e le sue politiche valutarie, hanno scritto martedì gli analisti di Tianfeng Securities in una nota.

Future in calo su Europa e Wall Street

Borse europee viste in calo nell'avvio di seduta odierna, secondo le quotazioni dei contratti future. Il Dax evidenzia su Francoforte un ribasso dell'1,30%, mentre il Ftse 100 londinese segna un calo dello 0,72%.

Contratti future in calo per la borsa di Wall Street negli scambi odierni. Il future sul Dow Jones scende dello 0,57%, l'S&P 500 cede lo 0,67% e il Nasdaq registra un calo dello 0,96%.

Le Borse asiatiche ampliano le perdite

Borse asiatiche in chiaro ribasso mercoledì, dopo il calo di Wall Street e il rafforzamento del dollaro, sui persistenti timori di recessione. Gli operatori citano anche le preoccupazioni legate al conflitto ucraino, dopo che i filorussi hanno dichiarato la vittoria nei referendum per l'annessione dei territori occupati.

Hong Kong registra un calo del 2,63% dell'indice Hang Seng, mentre Tokyo in prossimità della chiusura cede il 2%. In Ciona Shanghai segna un -1,24%, Shenzen è sul -1,46%. male anche taiwan a -2,36% e Seul con l'indice Kospi sul -2,75%.