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Le Borse di oggi 4 ottobre. L'Europa chiude di corsa e recupera 300 miliardi: i mercati sperano in una Fed più cauta

MILANO - Le Borse europee prendono il volo a metà giornata, rafforzando i guadagni con Wall Street e terminano in netto rialzo: alla fine le Piazze del Vecchio continente recuperano oltre 300 miliardi di capitalizzazione.

Gli investitori scommettono sul fatto che le Banche centrali dovranno allentare la presa sull'irrigidimento delle politiche monetarie. Ieri la Borsa Usa aveva "brindato" ai dati deludenti arrivati dall'indice Ism manifatturiero, un segnale che lascia intendere un possibile rallentamento dell'economia Usa. Gli investitori hanno letto questa frenata in chiave positiva, visto che potrebbe spingere la Fed a ridimensionare i propri programmi di aumento dei tassi, allentando la propria stretta monetaria anti-inflazione.

Fronte gas, prosegue il calo delle quotazioni mentre continua il calo delle forniture all'Europa da parte di Mosca. Al Ttf il contratto per novembre è scambiato a 163 euro per megawattora, ai minimi da luglio. Si scalda invece il petrolio, sulla prospettiva che domani l'Opec+ decida un taglio da 2 milioni di barili alla produzione.

Le Borse Ue chiudono in rally, l'Europa recupera 300 miliardi

Il martedì di grande ripresa per le Borse mondiali e in particolare europee ha portato a un aumento del 3,1% dell'indice Stoxx 600, dove sono raggruppati i principali titoli del Vecchio continente, che equivale a 303 miliardi di euro di capitalizzazione recuperata.

La speranza che le banche centrali rallentino la stretta di politica monetaria per limitare l'impatto economico dell'aumento dei tassi, unita alla discesa del prezzo del gas naturale ai minimi di fine luglio, ha galvanizzato le borse europee, che hanno esteso il rally della vigilia mettendo a segno consistenti rialzi. Gli acquisti sull'azionario sono stati alimentati anche dalla discesa dei rendimenti dei titoli di stato, che ha premiato in particolare il settore tecnologico. Piazza Affari ha chiuso di slancio a +3,42%, guidato da Moncler (+8,07%), brillante insieme a tutto il settore europeo del lusso, dai titoli finanziari (+6,43% nexi) e da Stmicroelectronics (+5,41%. In coda al paniere principale è rimasta invece atlantia (-0,04%), bloccata appena sotto il prezzo dell'opa che partirà lunedì.

Sul fronte energetico, il clima mite e lo stato rassicurante delle riserve hanno allentato i timori sulle forniture di gas naturale, spingendo il prezzo del contratto per novembre sulla piattaforma ttf di amsterdam fino a un minimo sotto quota 160 euro per megawattora. Guadagna terreno invece il petrolio, mentre si attende l'incontro di mercoledì dell'organizzazione dei paesi produttori dell'opec+, che sta considerando un maxi taglio dell'output, il più grande dall'inizio della pandemia nel 2020: il future novembre sul Wti sale del 3,61% a 86,65 dollari al barile, mentre il Brent per dicembre guadagna il 3,43% a 91,91 dollari.

Sul valutario, continua la risalita della sterlina dopo il dietro-front della premier liz truss sul piano di tagli fiscali per i ceti più ricchi: la divisa britannica vale 1,1441 dollari (1,1330 ieri in chiusura). L'euro torna a mettere nel mirino la parità nei confronti del dollaro a 0,9972 (da 0,9838) e vale 144,04 yen (142,75), mentre il dollaro/yen è a 144,39 (144,71).

Ancora una giornata di miglioramento per i titoli di Stato europei e, con essi, anche per i bond italiani: lo spread tra Btp e Bund a 10 anni ha chiuso a 230 punti, in linea con l'avvio di seduta, mentre il rendimento del prodotto del Tesoro è sceso di sei punti base al 4,16%.

Petrolio, l'Opec+ valuta taglio di 2 milioni di barili

L'Opec+ starebbe valutando per il meeting di domani, in programma per la prima volta in presenza dopo la pandemia, un taglio di 2 milioni di barili al giorno. Lo riferiscono fonti vicine all'organizzazione.

Le indiscrezioni fanno impennare le quotazioni: il Brent guadagna il 4% a 92 dollari al barile, il Wti sale del 3,8% a a 86 dollari.

L'euro chiude in rialzo, sopra 0,99 dollari

L'euro chiude la seduta in rialzo. Il biglietto verde perde terreno e l'euro avanza sopra quota 0,99 dollari a 0,9952 (+1,30%). Euro/yen su a 143,73, dollaro/yen a 144,44. Riprende fiato la sterlina dopo il dietrofront del governo britannico sul piano fiscale e passa di mano a 1,1401 dollari (+0,72%).

Wall Street estende i guadagni, Nasdaq in rally

Wall Street estende i guadagni con il Nasdaq che balza del 3,30% a 11.172 punti sulla scia del calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro. Il Dow Jones sale del 2,44% a 30.209 e l'S&P 500 del 2,80% a 3.781. Il mercato ha apprezzato la discesa oltre le attese delle offerte di lavoro ad agosto che potrebbe aprire la strada a un rallentamento del ritmo della stretta monetaria avviata dalla Fed.

L'Europa accelera ancora: Milano +3%

Si rafforza ancora la corrente di acquisti sulle Borse europee e anche su Piazza Affari: il listino migliore è quello di Parigi che sale del 3,8%, seguito da Francoforte (+3,5%) e da Milano che cresce di tre punti percentuali con l'indice Ftse Mib, mentre Londra sale del 2,5%.

Dopo gli importanti cali recenti, tra gli operatori prevale l'ipotesi che le banche centrali possano allentare la stretta monetaria, con i titoli di Stato che proseguono nel calo dei rendimenti e il Btp a 10 anni che vede il tasso in calo di una decina di punti base al 4,1%.

Wall Street parte in forte rialzo

Wall Street apre in forte rialzo sostenuta dal calo dei rendimenti dei Treasury statunitensi che ha favorito la crescita dei titoli tecnologici. Gli investitori attendono i dati sul mercato del lavoro Usa di settembre che saranno diffusi venerdì. Il rapporto mensile sulle paghe degli americani dovrebbe fotografare un altro mese di robusta creazione di posti di lavoro e un tasso di disoccupazione vicino ai minimi da 50 anni a questa parte.
Il Dow Jones avanza dell'1,29%, il Nasdaq sale del 2,17% e l'S&P 500 registra un progresso dell'1,85%.

Petrolio in rialzo a New York

Il petrolio apre in sensibile rialzo a New York, dove le quotazioni salgono del 2,3% a 85,57 dollari al barile.

Borse Ue in netto rialzo a metà seduta

In netto rialzo i principali indici borsistici europei a circa metà della seduta odierna di contrattazioni. Il Dax di Francoforte guadagna il 3,02%, mentre il Cac 40 di Parigi segna +3,58%. Bene anche il Ftse 100 di Londra, che guadagna il 2,07%, e l'Ibex 35 di Madrid, che si attesta a +2,74% rispetto alla chiusura di ieri.

Le Borse Ue prendono il volo, scommesse sulle banche centrali

Volano le Borse europee e corrono i future su Wall Street con il mercato che scommette che le banche centrali dovranno darsi una calmata e rallentare il passo della stretta monetaria, che potrebbe aver raggiunto il suo picco. Parigi sale del 3,4%, Francoforte del 3,2%, Milano del 2,8% e Londra dell'1,9% mentre New York si scalda per il secondo giorno di rally, con i future sul Nasdaq in rialzo del 2,2% e quelli sull'S&P 500 dell'1,8%.

Calo a doppia cifra per tutti i rendimenti dei titoli di Stato: il Btp scende di 16 punti al 4,06%, con uno spread con il Bund a 228 punti. Giù di 16 punti anche i gilt britannici, che rendono il 3,77%

Milano svetta in Europa, Piazza Affari supera il +2%

Piazza Affari maglia rosa tra le Borse europee nel primo scorcio di seduta, con l'indice Ftse Mib che avanza del 2,4% in un contesto di ritrovato appetito per il rischio, complici i primi segnali di raffreddamento dell'economia americana che fanno sperare gli investitori in una possibile frenata della Fed nella stretta monetaria. Sul listino milanese, tutto in denaro, si mettono in luce Moncler (+5,1%) e Stm (+5%), davanti a Prysmian (+4,4%), Fineco (+4,2%) e Nexi (+3,2%). Banco Bpm guida i rialzi sui bancari (+3%), Mps avanza del 2,1% mentre l'ad Luigi Lovaglio è al lavoro per cercare sottoscrittori all'aumento di capitale. Acquisti anche su Generali (+1,8%), Banca Generali (+1,6%) e Mediobanca (+1,4%) i cui destini potrebbero incrociarsi in caso di affondo del Leone sul mercato del wealth management negli Usa. Poco mossa a 22,83 euro ad azione Atlantia dopo il via libera della Consob all'Opa dei Benetton a 23 euro. Salgono i titoli Mfe A (+3,6%) e B (+0,8%) nonostante il fallito blitz in Francia per rilevare Tf1.

Partenza in forte rialzo per le Borse europee

Partono forte le Borse europee. L'indice Cac 40 di Parigi sale dell'1,13% a 5.859,45 punti, il Dax 30 di Francoforte avanza dell'1,19% a 12.355,28 punti e l'Ftse 100 di Londra registra un progresso dello 0,54% a 6.945,75 punti. A Piazza Affari l'Ftse Mib guadagna l'1,35%.

Lo spread apre poco mosso

Avvio poco mosso per lo spread Btp-Bund, con il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi che si mantiene attorno ai 230 punti base nelle prime contrattazioni, dai 231 punti della chiusura di ieri. Ancora in calo, invece, il rendimento, che flette di 6 punti base al 4,16%.

In crescita il petrolio

Prezzo del petrolio in aumento questa mattina sui mercati delle materie prime: il barile di greggio con consegna a novembre è scambiato a 83,98 dollari con un aumento dello 0,42%. Il Brent con consegna a dicembre passa di mano a 89,38 dollari con un aumento dello 0,59%