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Le Borse di oggi, 6 dicembre. LEuropa chiude in rosso con Wall Street: si riducono le speranze di una Fed più morbida

MILANO - Seduta debole per le Borse europee. In una giornata povera di spunti sul fronte dei dati macroeconomici e degli appuntamenti, i mercati risentono ancora della chiusura debole di Wall Street, che ieri ha registrato un dato un dato migliore delle attese per quanto riguarda i servizi Usa, innescando il timore che questo possa sostenere il mantenimento di una politica monetaria fortemente restrittiva da parte della Fed. I riflettori sono puntati sulla prossima settimana, quando la banca centrale potrebbe alzare i tassi di 50 punti, rallentando comunque il passo rispetto ai quattro rialzi consecutivi da 75 punti.

In Asia, Tokyo recupera sul finale di seduta dopo un avvio incerto e segna un progresso dello 0,24%, a quota 27.885,87, con un guadagno di 65 punti. Sul mercato dei cambi si arresta la rivalutazione dello yen sul dollaro, a un livello di 137,20, a vantaggio delle aziende fortemente esportatrici.

Wall Street apre in calo: attesa per future mosse Fed

Apertura debole e in calo per Wall Street in un mercato privo di grossi dati macro. C'è attesa per le prossime mosse della Fed su tassi di interesse. Nei primi scambi, il Dow Jones segna -0,01%, l'indice Nasdaq cede lo 0,10% e lo S&P 500 è quasi in equilibrio (+0,04%).

Le Borse procedono in calo

Piazza Affari procede in calo a mezz'ora dall'apertura di Wall Street, con il Ftse Mib che cede lo 0,31% a 24.471 punti. Il massimo intraday si attesta a 24.582,29 punti, mentre il minimo a 24.393,15 punti

Ocse, accelera l'inflazione. Balzo per i prezzi alimentari

Accelera ancora l'inflazione nell'area Ocse a ottobre. L'incremento dell'indice dei prezzi al consumo è salito al 10,7% dal 10,5% di settembre. Analogamente al mese precedente, riferisce l'organizzazione di Parigi, un'inflazione a due cifre è stata registrata in 18 dei 38 Paesi dell'Ocse, con i tassi più alti osservati in Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania e Turchia (tutti superiori al 20%).

L'inflazione alimentare ha continuato ad aumentare nell'Ocse in ottobre al 16,1%, dal 15,3% di settembre, raggiungendo il tasso più alto dal maggio 1974, con aumenti in 33 dei 38 paesi dell'Ocse. L'inflazione energetica ha continuato a diminuire nell'Ocse nel suo complesso (al 28,1%, dal 28,8%). Tuttavia, è rimasto al di sopra del 10% in 35 paesi dell'Ocse e superiore al 30% in 13 di essi. Escludendo cibo ed energia, l'inflazione su base annua nell'Ocse è rimasta stabile, al 7,6% in ottobre.

Borse Ue avanti deboli

Le Borse europee procedono in calo: prevale l'incertezza in una settimana che si prospetta interlocutoria, in attesa delle riunioni di Fed a Bce di metà dicembre. A Francoforte il Dax cede lo 0,17%, a Londra l'Ftse 100 cala dello 0,29%, a Parigi il Cac 40 scende dello 0,27% e a Madrid Ibex-35 dello 0,50%. Anche Milano negativa con l'Ftse Mib a -0,31%.

Euro in rialzo sul dollaro

Euro in rialzo all'avvio dei mercati. La moneta unica scambia a 1,0511 sul dollaro. In Asia lo yen passa di mano a 136,58.

Lo spread apre in rialzo

Apertura in rialzo per il differenziale tra Btp italiani e Bund decennali tedeschi, che si porta a 187,3 punti contro i 186,5 punti della chiusura precedente. In crescita di 3,1 punti il rendimento annuo italiano al 3,769%.