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Le Borse di oggi, 7 dicembre. I listini Ue chiudono deboli con Wall Street. Il gas rivede quota 150 euro

MILANO - Seduta debole per le Borse europee, appesantiti anche da Wall Street e dopo i saliscendi dell'Asia. Gli investitori digeriscono le indicazioni miste provenienti dalla Cina: da una parte, si allentano ancora i vincoli legati al contenimento del Covid. D'altra parte però c'è la brusca frenata per l'export (-8,7%) a novembre, peggior dato dal febbraio 2020 dello scoppio della pandemia.

E restano intanto concentrati sul capire come si muoverà la Fed nei prossimi mesi. Pessimismo filtra dalle grandi banche d'affari americane, che vedono nero sulle prospettive economiche globali. Come annota la Bloomberg, la carrellata è poco ottimistica: David Salomon di Goldman Sachs ha ammonito sul rischio di tagliare posti di lavoro e salari sulla prospettiva di un periodo travagliato alle porte. BofA sta rallentando le assunzioni vedendo una contrazione economica alle porte e Morgan Stanley sta riducendo la sua forza lavoro globale. Jamie Dimon, capo di JPMorgan, vede invece una recessione "dal tenue al forte" che potrebbe colpire il prossmo anno.

Punti chiave

Il gas torna a 150 euro

Torna a crescere il prezzo del gas, in attesa che si riesca a raggiungere un accordo sul price cap in sede europea. Il contratto future con scadenza gennaio al ttf di Amsterdam balza del 7,77% a 149,25 euro per megawattora.

L'euro chiude in rialzo sopra 1,05 dollari

L'euro ha chiuso in rialzo appena sopra quota 1,05 dollari, con il biglietto verde indebolito dai timori di recessione negli Usa e la divisa unica europea rafforzata da segnali secondo cui il rallentamento potrebbe essere meno marcato delle attese. Migliora anche il cross con lo yen che si è posizionato a circa 143,55.

Chiusura debole per l'Europa dopo che si è appesantita Wall Street

Chiusura in calo per le Borse europee al termine di una sessione con pochi spunti e influenzata nel finale anche dal debole avvio di Wall Street. Francoforte ha perso lo 0,59%, Londra lo 0,43% e Parigi lo 0,41%. Più tonica Milano che ha limitato le perdite allo 0,10%. Gli investitori continuano a interrogarsi sulla traiettoria dei tassi di interesse Fed e fanno i conti con le prospettive di rallentamento dell'economia globale il prossimo anno. Avvertimenti sulla recessione in arrivo sono stati ribaditi da alcuni top banker Usa, mentre gli investitori temono che dopo i recenti dati macro positivi la banca centrale usa mantenga inalterato il ritmo della stretta di politica monetaria.

L'Europa migliora con Wall Street

Migliorano i listini di borsa europei dopo l'avvio positivo degli scambi Usa. Milano (+0,2%) gira al rialzo insieme a Londra (+0,16%), mentre Parigi (-0,14%), Francoforte (-0,24%) e Madrid (-0,33%) riducono il calo. Sale a 183,8 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in calo di 2,5 punti al 3,61%, di nuovo sotto a quello greco (3,65%). In ribasso di 1,5 punti il rendimento dei bund tedeschi all'1,77%. Risale il greggio (Wti +0,94% a 74,97 dollari al barile) e soprattutto il gas naturale (+7,73% a 149,25 euro al MWh), con l'irrigidimento delle temperature nel Centro-Nord Europa. Tra gli investitori prevale la cautela in vista della decisione della Fed sui tassi, in programma per mercoledì prossimo.

Arretrano i petroliferi TotalEnergis (-0,88%), Bp (-0,8%), Eni (-0,73%) e Shell (-0,7%), insieme a Tenaris (-0,64%), mentre scivola Saipem (-2,14%). In campo energetico prese di beneficio su Orsted (-2,25%) ed Erg (-0,2%) dopo la corsa della vigilia, mentre si muovono in controtendenza Enel (+0,81%) d Hera (+2,23%). Ancora difficoltà per Volvo (-1,71%) in campo automobilistico, mentre rimbalzano Renault (+0,58%) e Stellantis (+0,4%), deboli nella vigilia. Sprint delle catene commerciali Ocado (+4,17%) e Mark & Spencer (+1,32%) e dei farmaceutici Sanofi (+6,02%) e Gsk (+8,16%). Più caute Diasorin (+0,9%) e AstraZeneca (+1,4%).

Borsa, Milano torna sotto la parità

Piazza Affari scende sotto la parità, con il Ftse Mib che cede lo 0,08% a 24.245,81 punti. Il minimo intraday ha toccato i 24.214,53 punti.

Wall Street, future in forte ribasso

Andamento in deciso calo per i futures di Wall Street a due ore dall'avvio della seduta. I futures sull'S&P 500 cedono lo 0,68%, quelli sul Nasdaq l'1,02% mentre i futures sul Dow Jones sono in flessione più lieve dello 0,46%.

Piazza Affari, anche Prima Industrie verso il delisting

I fondi di private equity Alpha e Peninsula, che hanno rilevato il controllo di Prima Industrie, lanciano l'offerta pubblica d'acquisto obbligatoria sul restante 39,3% del capitale della società torinese a un prezzo di 25 euro. L'operazione è promossa da Femco Technologies, veicolo controllato pariteticamente dai due fondi, ed è "finalizzata ad acquisire l'intero capitale sociale dell'emittente e, conseguentemente, a conseguire il delisting nel contesto dell'offerta medesima". Soltanto pochi giorni fa, DeA Capital era stata oggetto di una Opa da parte della De Agostini.

Intesa Sanpaolo premiata per innovazione

 Intesa Sanpaolo è stata premiata con il Qorus-Accenture banking innovation award nella categoria Global innovator 2022. Il riconoscimento, spiega una nota, mette in luce i progetti, le iniziative e le idee più innovative nel settore bancario a livello globale.

Gas, accordo Usa-Gran Bretagna: 9-10 miliardi di metri cubi di Gnl

Stati Uniti e Regno Unito hanno annunciato una nuova partnership energetica transatlantica. L'accordo, come si legge nella dichiarazione congiunta del presidente americano Joe Biden e del premier britannico Rishi Sunak, prevede l'impegno della Casa Bianca a "cercare di esportare almeno 9-10 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto (Gnl) nel corso del prossimo anno attraverso i terminali del Regno Unito" e comprende sia il gas destinato al consumo britannico sia quello che potrebbe essere riesportato in Europa continentale attraverso un gasdotto. Le compagnie di gas statunitensi saranno quindi sollecitate ad aumentare le loro esportazioni verso l'Europa attraverso il Regno Unito.

Piazza Affari si mantiene sopra la parità

Piazza Affari avanza in rialzo dopo due ore di scambi, con il Ftse Mib che guadagna lo 0,27% a 24.329,85 punti. Il massimo intraday ha raggiunto i 24.428,77 punti.

Ue, nel terzo trimestre Pil e occupazione a +0,3%

Nel terzo trimestre del 2022, il Pil è aumentato dello 0,3% nell'area dell'euro e dello 0,4% nell'Ue, dopo un rialzo rispettivamente dello 0,8% e dello 0,7% nell'Ue nel trimestre precedente. Il dato rivede al rialzo la stima flash di fine ottobre di una crescita dello 0,2% del pil nel terzo trimestre indicato sia nell'eurozona e sia nell'Ue. Il numero di occupati è aumentato nel terzo trimestre dello 0,3% nell'eurozona e dello 0,2% nell'Ue, dopo una crescita dello 0,3% sia nell'area dell'euro che nell'Ue nel trimestre precedente. Lo comunica Eurostat, l'ufficio di statistica dell'Unione.

Gas in rialzo al Ttf, prezzo a 140 euro

Prezzi del gas in rialzo in avvio di seduta al Ttf di Amsterdam. Il future con consegna gennaio è in crescita dell'1,4% a 140,5 euro al Mwh.

Borse europee sulla parità, accelera Milano

La Borsa di Milano (+0,2%) gira in positivo dopo un avvio piatto. A Piazza Affari si mettono in mostra le banche mentre si attendono i prossimi rialzi dei tassi d'interesse. Lo spread tra Btp e Bund sale a 183 punti, rispetto ai 179 punti dell'avvio, con il rendimento al 3,6%. Nel listino principale in luce le utility, con il prezzo del gas in lieve rialzo. Bene Hera (+1,7%), Italgas (+1,6%), Enel (+0,8%), A2a e Erg (+0,3%). Tra le banche si mettono in mostra Mps (+1,2%), Bper, Intesa e Unicredit (+0,4%). In controtendenza Banco Bpm (-0,2%). Seduta positiva per Tim (+0,7%), alle prese con le vicende della Rete Unica. A Piazza Affari pesante la Juventus (-3,7%), con il titolo che ritocca i minimi dopo il tonfo della viglia e la capitalizzazione che scende a 623 milioni di euro. Andamento negativo per l'energia con il petrolio poco mosso. In flessione Tenaris (-0,9%), Eni (-0,6%) e Saipem (-0,4%). Contrastato il comparto dell'auto con Iveco che cede l'1,2%, Cnh lo 0,2% mentre Stellantis è in rialzo dello 0,3%.

Le altre principali borse continentali si muovono invece sulla parità: Londra è a -0,01%, Francoforte perde lo 0,08% mentre Parigi registra +0,03%.

Borse, chiusure in calo in Asia

Chiusura in calo per le borse asiatiche dove in particolare il mercato di Hong Kong cade a picco. L'indice Hang Seng cede il 3,22% a 18.814,82 punti. Più contenute le perdite a Shanghai, dove il Composite Index è scende dello 0,40%, mentre lo Shenzhen Composite Index sulla seconda borsa cinese è salito dello 0,15%. Le perdite hanno fatto seguito a un secondo giorno consecutivo di vendite a Wall Street sui timori per la politica aggressiva dei tassi da parte della Federal Reserve. Non ha avuto impatto invece la notizia che la Cina ha allentato alcune delle sue dure regole contro il Covid, con la riduzione dei test PCR obbligatori e la possibilità di mettere in quarantena a casa alcuni casi positivi; al contrario invece ora si inizia a temere un possibile picco di infezioni. A frenare gli operatori sono stati inoltre i dati su importazioni ed esportazioni della Cina, crollate molto più del previsto a novembre.

Istat, commercio debole in Italia a ottobre

 A ottobre 2022 si stima un calo congiunturale per le vendite al dettaglio (-0,4% in valore e -1,2% in volume). Le vendite dei beni alimentari diminuiscono sia in valore (-0,1%) sia in volume (-1,5%), così come quelle dei beni non alimentari (rispettivamente -0,5% e -1,0%). Lo rileva l'Istat. Su base tendenziale, a ottobre 2022, le vendite al dettaglio aumentano dell'1,3% in valore e registrano un calo sostenuto in volume (-6,3%). Le vendite dei beni alimentari crescono in valore (+4,7%) e diminuiscono in volume (-7,9%). Le vendite dei beni non alimentari diminuiscono sia in valore sia in volume (rispettivamente -1,1% e -5,2%).

Tokyo perde lo 0,7%, Europa stabile

Contratti future stabili in avvio di giornata sulle principali borse europee. A Francoforte il future sul Dax segna un marginale +0,01%, mentre a Londra il contratto sul Ftse 100 è invariato.

Chiusura debole per la borsa di Tokyo, invece, influenzata dal calo di Wall Street dove sono aumentate le preoccupazioni che la Federal Reserve manterrà una politica aggressiva sui tassi di interesse. L'indice Nikkei 225 termina con un -0,72% a 27.686,40 punti, mentre l'indice Topix è sceso dello 0,10% a 1.948,31 punti.

Tonfo a sorpresa dell'export cinese

La Cina chiude il mese di novembre con un surplus commerciale di 69,84 miliardi di dollari, circa 10 in meno rispetto alle previsioni degli analisti, scontando l'indebolimento della domanda esterna e i lockdown anti-Covid sul fronte interno che hanno colpito i consumi interni. Secondo i dati diffusi dalle Dogane cinesi, l'export ha registrato un tonfo annuo dell'8,7% (contro stime a -3,5%), mentre l'import uno del 10,6% (contro il -6%).

Industria tedesca frenata a novembre, ma meglio delle attese

La produzione industriale in Germania ha registrato una contrazione dello 0,1% mensile in novembre secondo il dato destagionalizzato diffuso da Destatis. La variazione su base annua è pari a zero. Il dato è migliore delle stime che preconizzavano uno scivolone, a novembre, dello 0,7 per cento.

La Fed spinge il dollaro in rialzo

Dollaro in rialzo su tutte le principali divise sui mercati valutari, dopo i rinnovati timori di una politica aggressiva della Fed sui tassi di interesse. Il biglietto verde guadagna circa lo 0,2% sull'euro, che scende a 1,0450, e lo 0,4% sullo yen a 137,68. Progresso anche sulla sterlina che scende a 1,2111 dollari. Euro in rialzo sullo yen a quota 143,82.

Quattro chiusure in calo per Wall Street

Quarta seduta consecutiva in calo, ieri a Wall Street, con l'aumento dei timori di una prossima recessione. Gli investitori paventano che la Federal reserve possa decidere di mantenere costante il passo dei rialzi dei tassi d'interesse per frenare l'inflazione, danneggiando l'economia.Non è bastato il calo dei rendimenti dei titoli del tesoro per dare sollievo all'azionario: gli undici settori sullo S&P 500 hanno tutti chiuso in calo, tranne quello delle utilities (+0,66%); il peggiore è stato l'energetico, che ha ceduto il 2,65%. L'indice ha ceduto l'1,44%, il Dow Jones ha perso l'1,03% e il Nasdaq il 2%.