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Le Borse di oggi, 7 ottobre. I listini Ue peggiorano con Wall Street. Meglio delle attese i dati sul lavoro Usa

MILANO - La crisi ennergetica e i rischi geopolitici legati alla guerra seminano incertezza sui mercati nell'ultima seduta della settimana. A Praga i leader europei riuniti ancora non riescono a trovare un'intesa sulla questione dell tetto del prezzo del gas mentre dagli Stati Uniti il presidente Joe Biden invita a prendere sul serio la minaccia nucleare avanzata da Vladimir Putin. A scuotere i listini anche i dati sull'occupazione Usa.  L'economia americana ha creato in settembre 263.000 posti di lavoro, oltre le attese degli analisti che scommettevano su 255.000 mentre il tasso di disoccupazione è calato al 3,5% dal 3,7% di agosto.

In questo contesto la risposta dei mercato è all'insegna della prudenza. Dopo una partenza in calo i listini si muovono in rilalzo in corso di seduta. Gli indici asiatici hanno chiuso in calo, spinti anche dalla seduta debole di Wall Street, con Tokyo che ha concluso gli scambi a -0,71%.

Sul fronte energetico, partenza al ribasso per il gas. Ad Amsterdam il future con scadenza a novembre nei primi scambi quota 166 euro al Megawattora, in ribasso del 5% rispetto alla chiusura di ieri.

Borse europee piatte

Indici azionari europei vicini alla parità prima dei dati americani sul mercato del lavoro di settembre: Piazza Affari è a galla (+0,28%) così come Zurigo e Londra, mentre nell'Eurozona prevalgono i segni meno (-0,4% Amsterdam su cui pesano i tecnologici, -0,2% Madrid, -0,08% Francoforte, +0,06% Parigi). Nel complesso va male il settore tech, acquisti sull'energia.

Sul mercato valutario, l'euro riaggancia 0,98 euro. Corre ancora il petrolio: il Brent dicembre è a 95,4 dollari al barile, il Wti novembre a 89,5 dollari al barile. Gas in discesa a 162,4 euro al megawattora.

Wall Street, future contrastati in attesa dei dati sul lavoro

Future contrastati a Wall Street in attesa della pubblicazione del rapporto sull'occupazione del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti. I dati dovrebbero mostrare che i posti di lavoro non agricoli sono aumentati di 250.000 unità il mese scorso, dopo l'aumento di 315.000 registrato ad agosto. Il rapporto dovrebbe registrare anche una tasso di disoccupazione invariato al 3,7%.

Gli aumenti aggressivi dei tassi d'interesse hanno reso le imprese più caute, ma il mercato del lavoro rimane solido e ciò significa che la Federal Reserve ha spazio sufficiente per continuare il suo piano di inasprimento monetario. I future sul Dow Jones salgono dello 0,19%, quelli sull'S&P 500 registrano un +0,03% e quelli sul Nasdaq cedono lo 0,26%.

Le Borse asiatiche chiudono in calo: timori di recessione

Chiusura negativa per le principali Borse asiatiche, ancora orfane delle piazze cinesi rimaste chiuse tutta la settimana per la festa della Golden week. Gli investitori sono preoccupati per i rischi di recessione economica, rafforzati dai segnali di un ulteriore e aggressivo inasprimento delle politiche delle banche centrali. Mentre l'aumento dei prezzi del greggio aggrava i timori di un'inflazione prolungata. L'indice Nikkei a Tokyo è sceso dello 0,71% a 27.116,11 punti, mentre l'indice Topix ha ceduto lo 0,82% a 1.906,80. L'indice Hang Seng di Hong Kong ha segnato una flessione dell'1,51% a 17.740,05 punti mentre il Kospi di Seul ha archiviato la seduta in calo dello 0,22%, a 2.232,84 punti, dopo tre sessioni consecutive di rialzi.

Borse Ue piatte in attesa dei dati Usa, Milano tiene

Pochi movimenti su mercati azionari del Vecchio continente, con gli operatori che sembrano attendere la raffica dei dati macroeconomici dagli Stati Uniti, in particolare quello sugli occupati mensili di settembre al quale potrebbe guardare la Federal Reserve per orientarsi sulle prossime mosse di politica monetaria.

Le Borse di Madrid e Amsterdam scendono di mezzo punto percentuale, con Londra, Parigi e Francoforte che oscillano sulla parità, mentre a Milano l'indice Ftse Mib sale dello 0,2%. Lo spread Btp-Bund resta calmo sui 243 punti base con il rendimento del prodotto del Tesoro al 4,55%. Gli analisti guardano comunque soprattutto ai verbali del Fomc della Federal reserve o all'inflazione Usa che saranno pubblicati la prossima settimana e l'euro si muove stabile sul dollaro attorno a quota 0,98.

In Piazza Affari tra i titoli principali Amplifon cresce del 3,7%, con Leonardo e Tim in rialzo di oltre due punti percentuali. Stm scende dell'1,8% mentre nel paniere a bassa capitalizzazione Mps, molto volatile, sale di oltre tre punti percentuali a 23 euro.

Vendite al dettaglio in calo in Italia: -0,4% ad agosto

Frenata estiva per le vendite al dettaglio, in Italia: l'Istat stima che ad agosto siano scese su luglio (-0,4% in valore e -1,1% in volume), sia per i beni non alimentari (-0,3% in valore e -0,9% in volume) sia per i beni alimentari (-0,5% in valore e -1,4% in volume). Nel confronto annuo si vede tutto l'effetto dell'inflazione: aumentano infatti del 4,3% in valore ma diminuiscono del 2,1% in volume. Le vendite dei beni non alimentari crescono in valore (+2,2%) mentre diminuiscono in volume (-1,0%). Anche per le vendite dei beni alimentari si registra un aumento in valore e una diminuzione in volume (rispettivamente +6,8% e -3,5%).

"Nemmeno le ferie e l'afflusso di turisti registrato ad agosto sono sufficienti a salvare le vendite a risollevare i dati. Il carovita e il caro bollette stanno decimando le vendite, persino quelle alimentari, ossia quelle per definizione più necessarie", dice l'Unione nazionale consumatori.

Le Borse europee aprono in calo

Le principali Borse europee aprono la seduta in negativo. Nei primi minuti di scambi il Ftse Mib registra -0,70% a 21.002 punti, mentre Francoforte scambia a -0,58%, Parigi segna -0,40% e Londra -0,25%.

Spread in lieve calo a 240 punti

 Lo spread tra Btp e Bund tedesco apre in lieve calo a 240 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,50% sul mercato secondario.

Euro poco mosso in avvio

Apertura poco mossa per l'euro sui mercati valutari. La moneta unica passa di mano a 0,978 dollari (-0,08%). In Asia lo yen è a quota 145 (-0,07%).