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Le intercettazioni dei soldati russi: “Putin è un pazzo”

Le intercettazioni dei soldati russi: “Putin è un pazzo”

Il New York Times ha pubblicato in esclusiva le telefonate fatte dai soldati di Mosca a familiari e amici in cui si evidenzia tutta la brutalità del conflitto

Il New York Times ha pubblicato in esclusiva alcune delle migliaia di telefonate, intercettate dalle forze ucraine, fatte dai soldati russi a familiari, fidanzate, mogli e amici. I contenuti sono a dir poco scioccanti ed evidenziano il dissenso di buona parte di loro nei confronti del Cremlino. 

“Mamma, credo che questa guerra è la decisione più stupida che il nostro governo abbia mai preso”. E’ il contenuto di una delle telefonate pubblicate dal quotidiano diretto da Joseph Kahn. Utilizzando dei telefoni condivisi, le truppe russe hanno effettuato chiamate private in Russia per un periodo di diverse settimane nonostante gli fosse stato ordinato di non farlo, spiega il New York Times, aggiungendo che le conversazioni sono state inizialmente intercettate dalle forze dell’ordine ucraine prima di essere trasmesse al giornale.

Racconti shock che testimoniano la brutalità del conflitto: “Ci sono membra umane disseminate intorno, già maledettamente gonfie. Nessuno le raccoglie, non sono i nostri, sono dannati civili”, racconta un altro militare ad un parente mentre un altro confessa alla madre di aver visto “un mare di cadaveri in abiti civili”. 

Nelle telefonate, avvenute nelle prime fasi della guerra in Ucraina, i soldati riferiscono di essere stati gettati in guerra senza preavviso e di aver subito perdite crescenti mentre il loro tentativo di impadronirsi di Kiev vacillava. I soldati raccontano anche di aver ricevuto l’ordine di “uccidere tutti quelli che vediamo”. In una delle telefonate intercettate un soldato ha puntato il dito contro il presidente russo Vladimir Putin definendolo un “pazzo” per aver ordinato l’invasione.

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