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Le proteste in Cina e la tecnica del tavolino sull’aereo

Vi siete mai chiesti perché, quando salite su un aereo e siete in fase di decollo o di atterraggio, hostess e steward vi obbligano a chiudere il tavolino posto davanti a voi? Se siete agganciati alla cintura di sicurezza, non potrete mai finirgli addosso e se l’aereo dovesse precipitare non sarebbe certo la chiusura del tavolino a salvarvi la vita.

Certo, c’è anche un motivo di sicurezza, ma in realtà si tratta di una tecnica psicologica per farvi “eseguire un ordine”, ossia per farvi capire che sull’aereo c’è chi comanda e chi deve obbedire, perché in caso di pericolo è fondamentale sapere che si devono ascoltare e seguire le indicazioni dell’equipaggio.

Una tecnica simile mi sembra proprio che la stia adottando il governo cinese con la scusa del Covid: mentre in tutto il resto del mondo le restrizioni si sono allentate poiché il virus è diventato meno letale, i cinesi devono aver capito che la scusa del Covid è un ottimo mezzo per usare la “tecnica del tavolino”, ossia per tenere sotto controllo le masse e ricordare loro che c’è chi comanda e chi deve obbedire.

Se l’emergenza Covid fosse ancora ai livelli del 2020, tutto ciò sarebbe comprensibile proprio come lo è su un aereo in volo, ma nella situazione attuale l’impressione è che il popolo cinese non abbia tutti i torti a protestare.

Piero Uboldi 

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